Succivo, malato di demenza resta senza assistenza: Asl dà appuntamento a marzo 2026

di Redazione

Succivo (Caserta) – Un uomo affetto da una grave forma di demenza attende da mesi l’attivazione dell’assistenza domiciliare integrata, ma la prima data utile fornita dall’Asl a Succivo sarebbe addirittura fissata per marzo 2026. Una situazione che la famiglia definisce “disumana” e che ha spinto i parenti a rivolgersi al deputato di Alleanza Verdi–Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, per chiedere un intervento immediato.

La denuncia del figlio – “Mio padre – racconta il figlio – si è ammalato improvvisamente di demenza. Dopo un mese di ricovero abbiamo deciso di riportarlo a casa per assisterlo, ma ci siamo subito scontrati con un muro di burocrazia. Il medico curante ha avviato la richiesta per l’assistenza domiciliare integrata (Adi), segnalando che si tratta di un caso urgente. Quando siamo andati all’Asl di Succivo ci hanno dato come prima disponibilità il mese di marzo, ma mio padre sta molto male, non sappiamo nemmeno se arriverà a quella data. A voce ci hanno detto che, se lo portassimo di persona, la pratica si sbloccherebbe in pochi giorni. Ma com’è possibile chiedere una cosa del genere a chi ha un parente allettato, non autosufficiente e in condizioni così gravi? Lui ha una pensione minima e non può permettersi di pagare l’assistenza privata”.

L’intervento di Borrelli – “Chiedo che vengano effettuate verifiche immediate – afferma il parlamentare – perché, se questa storia venisse confermata, non è ammissibile che un cittadino italiano, che ha lavorato e pagato le tasse per una vita, debba restare senza cure a causa della burocrazia. Chi soffre di patologie gravi e degenerative deve ricevere assistenza immediata, non dopo mesi. Chiedo che si intervenga rapidamente con le verifiche del caso per garantire le cure necessarie e mi auguro che da questa storia partano eventuali approfondimenti per capire se ci sono altre persone che si trovano nella stessa situazione. Nessuno deve essere lasciato solo davanti alla malattia”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico