Cesa riapre il baratto amministrativo: cittadini e associazioni potranno compensare i debiti accumulati sulla Tari trasformandoli in ore di lavoro per la comunità, dalla pulizia del verde alla manutenzione degli spazi pubblici, fino alla valorizzazione del patrimonio comunale. Un canale concreto per chi è in difficoltà e vuole rientrare con un impegno utile alla collettività.
Chi può partecipare – Il progetto è rivolto ai cittadini maggiorenni residenti a Cesa, in possesso di idoneità psico-fisica, e alle associazioni iscritte all’albo comunale e al registro regionale. Restano esclusi coloro che abbiano riportato condanne per reati gravi o che risultino in contenzioso tributario con il Comune.
Cosa si ottiene – In base alle attività di pubblica utilità svolte, è prevista una riduzione o un’esenzione parziale dei debiti Tari maturati e non pagati entro il 31 dicembre 2024. L’iniziativa punta a favorire inclusione sociale e decoro urbano, rafforzando partecipazione e responsabilità civica.
I criteri di priorità – L’accesso è regolato da un sistema di punteggio fondato su condizioni economiche e sociali: indicatore Isee non superiore a 15mila euro, presenza di disoccupati nel nucleo familiare, cassa integrazione o disabilità grave, composizione del nucleo. Priorità assoluta ai nuclei colpiti da decessi o infortuni per motivi di lavoro.
Domande e scadenze – Le istanze devono essere presentate entro le ore 12 del 31 ottobre 2025, utilizzando il modulo disponibile sul sito del Comune di Cesa. La documentazione potrà essere consegnata a mano all’ufficio protocollo del Comune di Cesa oppure inviata via Pec all’indirizzo: protocollo@pec.comune.cesa.ce.it.
La posizione del Comune – «Il baratto amministrativo rappresenta una forma innovativa e solidale di collaborazione tra cittadini e istituzioni. Non si tratta solo di un’opportunità per ottenere un beneficio economico, ma di un modo per rafforzare il senso di comunità e la cura dei beni comuni. In un periodo ancora difficile per molte famiglie, questo progetto consente di trasformare la fragilità in partecipazione attiva», ha dichiarato il sindaco Enzo Guida.