Aversa (Caserta) – Un pomeriggio luminoso, l’albero monumentale della legalità e la piazza intitolata a don Peppe Diana: qui Aversa ha visto nascere la nuova sezione ANPI “Zelinda Resca”, destinata a diventare punto di riferimento civico e culturale per chi crede nella Costituzione e nei valori della Resistenza.
Le presenze – Alla cerimonia hanno partecipato delegazioni dell’Agro aversano: Giovanni Fiorito per la sezione di Orta di Atella “Lidia Menapace”, Luigi Alma e Gino Parisini per la sezione di Cesa “Nicola Verde”. Presente il Comitato Provinciale di Caserta: il presidente Francesco Madonna, la vicepresidente Sabina Martino de Carles e il già storico presidente Agostino Morgillo, oltre al segretario nazionale e responsabile per il Sud Vincenzo Calò.
Dall’idea alla realtà – Il percorso era iniziato mesi fa, tra scaffali e discussioni alla libreria “Il Dono”, dove un piccolo gruppo ha coltivato il progetto poi sfociato nell’apertura della sezione. Un lavoro paziente, condiviso con antifasciste e antifascisti del territorio, che restituisce alla comunità una casa comune.
Il senso dell’impegno – Un presidio quotidiano di antifascismo e resistenza viene ritenuto oggi più che mai necessario in un mondo attraversato da nazionalismi, militarismi e tentativi di persecuzione delle minoranze. L’ANPI ribadisce la propria funzione: accompagnare, sostenere e dare voce a cittadine e cittadini che scelgono di “fare la propria parte”, contro ogni revisionismo della storia della Liberazione.
Costituzione al centro – L’associazione richiama il valore della Carta, sintesi moderna degli ideali delle Madri e dei Padri costituenti, e annuncia vigilanza verso qualsiasi disegno che miri a indebolirla, riforma dopo riforma.
Pace e scenari globali – Nel confronto tra i presenti è emersa la preoccupazione per i venti di guerra, a partire dal fronte russo-ucraino. È stato ricordato anche l’impegno che l’ANPI sta profondendo nella mobilitazione nazionale e internazionale per la pace in Palestina e per la fine del “genocidio del popolo palestinese”, posizione espressa dall’associazione e rivendicata nel corso dell’iniziativa.
La memoria di Zelinda Resca – L’intitolazione a Zelinda Resca, nome di battaglia “Lulù”, staffetta partigiana sulle colline romagnole, riporta alla luce pagine poco note: i processi contro la Resistenza e le ingiuste detenzioni di antifasciste e antifascisti anche negli ospedali psichiatrici, compreso quello della città normanna. Un tassello in più nel mosaico della Resistenza nel Mezzogiorno, costata sangue e sacrificio.
La festa civile – L’apertura dei lavori è stata accompagnata dall’interpretazione di “Bella ciao” e dall’esibizione di Vincenzo Viglione, Veronica Mele e Giorgio Migliore. I saluti finali, sulle note dei canti popolari della tradizione, hanno unito mani e voci sotto una stessa bandiera: quella della Palestina.