Aversa, caso Lisieux: la società denuncia “pressioni politiche” e querela Villano e Serpico

di Antonio Taglialatela

Aversa (Caserta) – Tredici anni tra carte e ricorsi. E ora la vicenda Lisieux approda anche in Procura. La società, attraverso il legale rappresentante Giovanni Primerano Rianò e il socio di maggioranza Paolo Santulli, ha presentato all’autorità giudiziaria di Napoli Nord una denuncia-querela nei confronti dell’ex vicesindaco Marco Villano e dell’ex dirigente tecnico comunale Raffaele Serpico. Al centro, l’iter per la realizzazione di una residenza per anziani in zona Cappuccini e il lungo contenzioso tra la società e il Comune di Aversa, definito dal Consiglio di Stato con la sentenza del 17 luglio 2025. A valle di quella decisione, il prefetto di Napoli ha nominato da tempo un commissario ad acta, la dottoressa Raffaella Terrestre.

Nell’atto i querelanti richiamano le motivazioni della sentenza amministrativa e allegano due post pubblicati sui social dall’allora presidente del Consiglio comunale di Aversa, Roberto Romano. Nel primo, Romano scrive: «Sono disponibile ad un confronto con i protagonisti per confermare quello che ha presunto l’On. Santulli. All’epoca non ritenevo opportuno inserire all’Odg la proposta, ma non potevo esimermi … mi feci però fare una perizia pro-veritate e l’atteggiamento del vice sindaco cambiò, ma non si arrese, facendo pressone [sic] sul dirigente Serpico che firmò un’ordinanza …». Nel secondo: «E ora chi risarcirà la famiglia Santulli, per milioni di euro di danni? L’amministrazione Golia sicuramente, io c’ero e so quante pressioni ho subito dal vice sindaco all’epoca …».

Secondo quanto denunciato dalla Lisieux, Villano avrebbe tentato di portare in aula una delibera per modificare la destinazione urbanistica dell’area; ipotesi poi superata da una perizia pro veritate. In seguito, Serpico avrebbe adottato un diniego sul titolo edilizio nelle more dell’insediamento del commissario.

Intanto, sul fronte esecutivo, l’8 ottobre scorso, l’avvocato della società, Fabrizio Perla, ha scritto al commissario ad acta riscontrando una nota del responsabile del procedimento (Rup) e riepilogando i principali passaggi amministrativi. Nella comunicazione si dà atto che un documento, la “Nota prot. 1860 del 16 luglio 2013”, non risultava rinvenuta agli atti del Settore ma annotata sul registro cartaceo di corrispondenza dell’Ufficio Urbanistica e sul registro del protocollo generale dell’Ente al n. 22179 del 16/07/2013. La società l’ha quindi rimessa in allegato, recuperandola dal fascicolo processuale. Perla segnala anche la predisposizione della documentazione tecnica richiesta e deposita il parere pro veritate del professor Guido D’Angelo, già richiamato nei giudizi amministrativi, che, secondo la difesa, escludeva sin dall’origine la necessità di una delibera consiliare ai sensi dell’articolo 56, comma 2, delle Nta.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico