Frode Iva, sequestro da 5,7 milioni all’imprenditore tiktoker Angelo Napolitano

di Redazione

Prodotti venduti in nero, prezzi ribassati anche di 400 euro rispetto al mercato e fatture false per coprire le operazioni. È lo scenario ricostruito dalla Guardia di Finanza di Napoli che, su disposizione del giudice per le indagini preliminari di Nola, ha eseguito un sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore complessivo di 5 milioni e 740mila euro nei confronti della società Am Distribution di Casalnuovo di Napoli e del suo amministratore Angelo Napolitano, 47 anni, volto noto sui social e titolare dei punti vendita Napolitano Store.

L’inchiesta sulla frode all’Iva – Secondo quanto emerso, la società avrebbe messo in piedi un sistema basato sull’emissione di fatture per operazioni inesistenti, senza applicazione dell’Iva, indirizzate a società “cartiere” prive di dipendenti e operatività. Le fatture fittizie sarebbero servite a giustificare le vendite “in nero” di telefoni ed elettrodomestici, offerti a prezzi sensibilmente inferiori a quelli della grande distribuzione e delle stesse case produttrici. Un esempio riportato dagli investigatori: uno smartphone di ultima generazione venduto anche con 400 euro di sconto rispetto ai listini ufficiali.

Pagamenti in contanti e doppia contabilità – Le condizioni di vendita particolarmente vantaggiose si concretizzavano solo con il pagamento in contanti, preferibilmente con banconote da 100 euro. In quei casi veniva consegnata al cliente una “bolletta” priva di validità fiscale, elaborata con un software gestionale, riportante il codice Imei del dispositivo. Una doppia contabilità che permetteva di far uscire regolarmente i prodotti dal magazzino, monitorare le vendite e garantire l’eventuale sostituzione della merce.

L’espansione sospetta e il sequestro – L’attività, molto pubblicizzata su TikTok, aveva registrato negli ultimi anni una crescita anomala: da 2,2 milioni di euro di fatturato nel 2017 a 20,8 milioni nel 2023. Numeri che, secondo la Procura, sarebbero incompatibili con una gestione regolare. Da qui la decisione del gip di Nola di disporre il sequestro preventivo dei beni della società e del suo amministratore, formalmente nullatenente. Tra i beni sequestrati figurano un immobile nel quartiere Gianturco di Napoli e uno yacht di 16,5 metri, entrambi intestati fittiziamente a terzi.

La notorietà social e le polemiche – Oltre che per la sua attività commerciale, Angelo Napolitano è diventato noto per la forte esposizione social, in particolare su TikTok, dove promuoveva non solo i prodotti ma anche iniziative dal sapore mediatico, come l’apertura di bar con “cornetto e caffè a 99 centesimi”. Nel febbraio scorso era finito in un servizio di Striscia la Notizia a firma di Luca Abete, che aveva denunciato proprio il sistema del “doppio listino” dei prezzi a seconda della modalità di pagamento.

Ad agosto, inoltre, era stato al centro di aspre polemiche insieme alla tiktoker Rita De Crescenzo per un video girato all’interno del Consiglio regionale della Campania, accompagnati dal consigliere regionale Pasquale Di Fenza. Nelle immagini i due sventolavano una bandiera italiana sulle note dell’Inno di Mameli, con messaggi dal tono elettorale. Entrambi hanno lasciato intendere un possibile interesse a candidarsi alle prossime elezioni regionali e amministrative, un annuncio accolto più come provocazione che come reale prospettiva politica.

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