Un’alba di violenza ha sconvolto la frazione Scalo di Vairano Patenora, nel Casertano, nella mattinata del 17 settembre. Un uomo di 42 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai carabinieri della locale stazione dopo aver picchiato la compagna convivente e i due figli minori, arrivando a minacciarli con un coltello da cucina.
La ricostruzione dei fatti – Secondo quanto accertato dai militari, poco dopo le ore 7 l’uomo, in evidente stato di alterazione per l’abuso di alcol, ha dato in escandescenze al culmine di una lite per futili motivi. Prima ha distrutto i mobili di casa, poi ha colpito al volto la compagna 40enne. Nel tentativo di proteggerla, il figlio minore è stato raggiunto da pugni al volto e al collo, mentre la figlia ha ricevuto un colpo alla testa.
La minaccia con il coltello – Non soddisfatto, il 42enne è uscito dall’abitazione, ha preso dall’auto un coltello lungo oltre 30 centimetri ed è rientrato in casa brandendolo contro i familiari. La compagna, sfruttando un attimo di distrazione, è riuscita a chiamare il 112 e a chiedere aiuto.
L’intervento dei carabinieri – All’arrivo dei militari l’uomo si era già dileguato, abbandonando l’arma poi sequestrata. Le ricerche si sono concluse poco dopo con il rintraccio del fuggitivo, bloccato a bordo della sua auto mentre percorreva stradine secondarie della frazione.
I soccorsi e i precedenti – Nel frattempo, la donna e i figli sono stati assistiti dal personale sanitario del 118 e trasferiti all’ospedale civile di Piedimonte Matese, dove i medici hanno diagnosticato per ciascuno una prognosi di sette giorni. Dalle prime verifiche è emerso che episodi simili di violenza domestica si erano già verificati nei mesi scorsi, a giugno e ad agosto, senza però mai essere denunciati. L’uomo è stato condotto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dovrà rispondere di maltrattamenti contro familiari conviventi.

