Caserta – Il presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, accogliendo le preoccupazioni di cittadini e comitati, ha indirizzato una nota all’assessore regionale all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola, per sottoporre alla sua attenzione la grave situazione derivante dai progetti di attività estrattiva presentati presso il Genio Civile di Caserta e riguardanti i Monti Tifatini.
Nella lettera il presidente ha evidenziato come la provincia di Caserta sia già pesantemente segnata dalla presenza di oltre 400 aree di cava, tra attive, autorizzate, abusive, chiuse o abbandonate, che configurano una vera e propria area di crisi meritevole del massimo rispetto e della più attenta considerazione.
«I Monti Tifatini – sottolinea Oliviero – presentano un paesaggio fortemente compromesso, che contrasta con la bellezza della Reggia di Caserta ed alimenta le legittime preoccupazioni delle comunità locali, esposte al rischio di una ripresa massiccia delle attività estrattive. È indispensabile una riqualificazione reale, fondata su moderne tecniche di ingegneria naturalistica, che ricomponga l’ambiente e tuteli la salute dei cittadini».
Il presidente ha inoltre richiamato l’attenzione sui vincoli paesistici e archeologici, sulle aree percorse dai fuochi e sulla condizione critica di un territorio già gravemente segnato da inquinamento acustico, polveri sottili e traffico pesante. Particolare rilievo, infine, viene attribuito alla vicinanza delle cave con le condotte dell’Acquedotto Carolino, patrimonio Unesco dal 1997, la cui salvaguardia è considerata prioritaria e non negoziabile. «La direzione da intraprendere – conclude Oliviero – deve essere quella di un segnale concreto e tangibile di cambiamento, nella prospettiva di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini». Sulla stessa linea si è espresso anche il vescovo Pietro Lagnese che ha manifestato con forza la necessità di preservare il territorio e le comunità locali da ulteriori ferite ambientali e sociali.