West Nile, un 79enne di Teverola sesta vittima in Campania. Autorità: “Massima attenzione ma nessuna emergenza”

di Redazione

Aveva 79 anni A.P., pensionato di Teverola, deceduto all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Frattamaggiore dopo aver contratto il virus West Nile. E’ la sesta vittima in Campania del virus, la quinta nella provincia di Caserta.

Il contagio sarebbe riconducibile a un soggiorno a Mondragone, dove l’anziano, ex artigiano, si trovava in villeggiatura con la moglie. Al rientro, ha cominciato ad accusare febbre molto alta e dolori acuti. Dopo un primo accesso al Pronto soccorso dell’ospedale “Moscati” di Aversa, seguito da una dimissione, è tornato nello stesso presidio prima di essere trasferito d’urgenza a Frattamaggiore, dove è stato intubato. Il decesso è sopraggiunto dopo circa due settimane di ricovero in Rianimazione.

Il bilancio dei casi nel Casertano – Prima di A.P., il virus aveva già colpito mortalmente due cittadini di Maddaloni, uno di Trentola Ducenta e uno di San Cipriano d’Aversa (ospite di una struttura a Grazzanise). Secondo i dati aggiornati, nella provincia di Caserta si registrano 14 casi: 11 ricoverati, 2 in attesa di conferma, un sospetto. Quattro pazienti sono stati già dimessi.

“Nessuna emergenza sanitaria” – Nonostante i decessi, il Ministero della Salute rassicura. «Non siamo di fronte a un’emergenza sanitaria», chiarisce Maria Rosaria Campitiello, capo dipartimento prevenzione, ricerca ed emergenza sanitaria del Ministero. «I dati sulla circolazione del virus West Nile sono in linea con gli anni precedenti, con una diversa distribuzione geografica». L’infezione da West Nile Virus è asintomatica nell’80% dei casi. Circa il 20% delle persone può manifestare sintomi lievi come febbre, mal di testa, nausea, dolori muscolari o rash cutanei. Meno dell’1% sviluppa complicazioni neurologiche, in genere tra anziani e soggetti immunodepressi.

Misure di prevenzione e trapianti sotto controllo – Anche il Centro regionale trapianti della Campania ha attivato un protocollo di allerta. A spiegarlo è Pierino Di Silverio, coordinatore del Centro: «Non esiste un’emergenza a West Nile né in Campania né in Italia. I dati epidemiologici sono simili a quelli degli anni passati e non c’è contagio interumano, ma solo tramite puntura di zanzara». «Per tutelare i pazienti fragili – aggiunge – abbiamo avviato misure precauzionali come il sequenziamento del genoma nei trapiantandi e trapiantati, attraverso il centro di riferimento regionale del Cotugno, in costante contatto con l’Istituto Superiore di Sanità. Anche sulle sacche di sangue e sui donatori applichiamo le indicazioni preventive necessarie».

I consigli per evitare il contagio – Oltre agli interventi delle autorità sanitarie, anche i cittadini possono contribuire. È importante evitare il ristagno d’acqua nei sottovasi e nei pressi delle piscine, utilizzare repellenti per insetti, sottoporsi a disinfestazioni e – soprattutto per gli anziani – evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde.

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