Era disperso da oltre quindici ore Matteo Ciurca, 40 anni, l’uomo scomparso ieri pomeriggio a Leonforte, in provincia di Enna, dopo essere stato travolto dall’ondata d’acqua che ha invaso il torrente Crisa in seguito a una violenta bomba d’acqua. Il suo corpo è stato recuperato questa mattina, poco dopo le ore 9.15, dai Vigili del fuoco.
Travolto mentre era in auto – Il dramma si è consumato nella zona di contrada Noci, dove il torrente Crisa, solitamente in secca e utilizzato per coltivazioni, si è trasformato in un corso d’acqua impetuoso. Due auto stavano percorrendo una stradina sterrata, parallela al torrente e perpendicolare alla provinciale 39, quando sono state travolte dalla piena. Due persone, a bordo di una delle vetture, sono riuscite a mettersi in salvo salendo sul tetto del mezzo. Per Ciurca, che viaggiava da solo sull’altra auto, non c’è stato scampo.
L’allarme era scattato ieri intorno alle ore 18.40. Immediatamente erano state attivate le ricerche, condotte da squadre dei Vigili del Fuoco supportate da un elicottero giunto da Catania e da personale del Nucleo Fluviale Regionale. L’elicottero, però, è stato costretto a rientrare per la mancanza di autorizzazione al volo notturno. Durante le operazioni, nella tarda serata, era stato ritrovato il cellulare dell’uomo. Da quel momento, le speranze di trovarlo in vita si erano ridotte al minimo.
Il corpo a due chilometri di distanza – Stamattina il tragico epilogo: il corpo di Ciurca, residente a Leonforte e sposato, è stato individuato a circa due chilometri dal punto in cui l’auto era stata trascinata via dalla corrente, impigliato nella vegetazione dell’alveo del torrente. I Vigili del fuoco hanno provveduto al recupero della salma, coadiuvati dalle squadre fluviali giunte sul posto fin dalle prime ore dell’alba.
Il sindaco: “Travolti da una bomba d’acqua” – «C’è stata una bomba d’acqua e le tre persone sono state travolte dall’acqua. Due si sono salvate salendo sul tetto dell’auto, l’altra era dispersa», ha spiegato il sindaco di Leonforte, Piero Livolsi. «L’elicottero dei Vigili del fuoco ha dovuto lasciare la zona perché non autorizzato al volo notturno. Le ricerche sono continuate via terra e con i sommozzatori», ha aggiunto il primo cittadino.
Un ricordo doloroso – La tragedia richiama alla memoria quella di Casteldaccia, nel Palermitano, dove nel novembre 2018 l’esondazione del fiume Milicia provocò la morte di nove persone, tra cui due bambini, che rimasero intrappolate in una villa costruita abusivamente nell’alveo del fiume, anch’esso normalmente asciutto.