Campania, i tiktoker Rita De Crescenzo e Pasquale Napolitano in Consiglio Regionale: bufera sul consigliere Di Fenza

di Redazione

Sta scatenando aspre polemiche politiche un video girato all’interno della sede del Consiglio regionale della Campania, con protagonisti la tiktoker Rita De Crescenzo, cantante neomelodica salita di recente alla ribalta per “l’invasione di Roccaraso”, e Pasquale Napolitano, titolare del negozio di elettronica “Napolitano store”, anch’egli molto attivo sui social non solo nel vendere i suoi prodotti ma anche nel promuovere “iniziative” contro il caro-vita, come l’apertura di bar con “cornetto e caffè a 99 centesimi”.

I due, accompagnati dal consigliere regionale Pasquale Di Fenza del gruppo “Azione-Per-Pri”, hanno realizzato contenuti per i social sventolando una bandiera italiana nell’ufficio dell’esponente politico, sulle note dell’Inno di Mameli, e lanciando messaggi dal sapore elettorale. «Ci stiamo acculturando per capire le cose come stanno e cosa fare di buono per voi», dice la De Crescenzo all’uscita dalla sede del Consiglio campano nel centro direzionale di Napoli. Poi i due promettono: «Mettiamo di nuovo il reddito di cittadinanza e aggiustiamo tutti gli ospedali, e tanto lavoro». Napolitano aggiunge: «Dovete decidere voi chi tra noi due dovrà fare il sindaco e chi l’assessore al Turismo».

Azione Campania: “Iniziativa personale e incomprensibile” – La dirigenza regionale di Azione ha preso le distanze dall’episodio, definendolo «un’iniziativa esclusivamente personale, estemporanea, incomprensibile e in alcun modo condivisibile». Nel comunicato si ribadisce che comportamenti simili «non si riconducono a una linea politica fondata sul rispetto delle istituzioni e sulla collegialità delle scelte». Il partito annuncia di riservarsi «di adottare i provvedimenti ritenuti opportuni, a tutela della comunità politica che rappresenta».

Oliviero: “Contenuti che ledono la dignità del Consiglio” – Il presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero ha espresso «ferma indignazione per la diffusione, avvenuta sui social, di video che ridicolizzano l’Istituzione che ho l’onore di rappresentare». Secondo Oliviero, tali contenuti «ledono la dignità e il prestigio del Consiglio Regionale, oltre a minarne la credibilità agli occhi della comunità». Dopo aver visionato il materiale, il presidente ha dichiarato di voler «richiamare con fermezza l’attenzione sulla necessità che episodi di tale gravità non si ripetano», ribadendo che «la tutela dell’immagine e delle funzioni del Consiglio Regionale è un dovere inderogabile, e ogni comportamento lesivo nei confronti dell’Istituzione sarà contrastato con determinazione».

Il Pd di Napoli: “Istituzioni non siano un palcoscenico social” – Sulla vicenda interviene anche il segretario metropolitano Giuseppe Annunziata, definendo «del tutto fuori luogo» l’uso degli spazi istituzionali per creare contenuti social: «Le istituzioni non sono un palcoscenico per contenuti social né uno sfondo utile ad accrescere visibilità personale, ma luoghi di rappresentanza democratica che meritano sobrietà e rispetto». Annunziata sottolinea che non si tratta «di un richiamo sterile al decoro, ma di una questione di consapevolezza del luogo e della sua funzione» e auspica che episodi del genere «non trovino mai più spazio all’interno delle sedi democratiche».

Borrelli: “Buffonata in sede istituzionale” – Critico anche il deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli: «Vedere la sede istituzionale del Consiglio regionale della Campania utilizzata per realizzare una buffonata con i tiktoker mi rattrista profondamente».

Centrodestra all’attacco – Il capogruppo della Lega in Consiglio regionale Severino Nappi ironizza: «Il campo largo si allarga ancora. Come pare emergere dal video pubblicato su TikTok dal consigliere regionale di maggioranza, Pasquale Di Fenza, anche la nota esponente dell’intellighenzia napoletana Rita De Crescenzo e il rappresentante dei commercianti partenopei, tale Angelo Napolitano, vanno ad ingrossare le fila dell’armata Brancaleone delle “sinistre unite per la poltrona”».

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