Mondragone, ex Idac Food tra degrado e discariche: 20 di abbandono e promesse mancate

di Massimiliano Ive

Mondragone (Caserta) –  Il 28 giugno scorso una coltre di fumo avvolse il grattacielo dell’ex Idac Food e le fiamme erano ben visibili dalla Domitiana. Nell’area, come è noto, sono stati ammassati anche dei rifiuti speciali e da anni versa nel più completo degrado strutturale. A quasi due mesi di distanza, dopo un sopralluogo all’interno del piazzale che porta, tra le altre cose, al mercato ortofrutticolo oggetto di copiosi servizi giornalistici, è stato constatato che il sito versa ancora in condizioni pietose.

Durante la primavera scorsa l’amministrazione comunale con la delibera di giunta, la numero 62 del 7 aprile 2025, aveva deciso di seguire un nuovo percorso, attraverso la partecipazione ad un bando governativo, per cercare di accedere alla disponibilità residuale, non impegnata sui capitoli 931 prima e poi 921 della somma assegnata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il Fondo per l’attrazione di “investimenti in aree dismesse e per beni dismessi” che al 18 aprile 2024 ammontava alla somma di 210.764.238 euro. Lo scorso 31 dicembre è stato, infatti, pubblicato il suddetto bando e il 17 marzo successivo la giunta mondragonese ha disposto di predisporre celermente un piano di sviluppo per la riqualificazione dell’Ex Idac Food, che potesse essere coerente e candidabile con i criteri stabiliti dal Governo Italiano. Nel contempo, l’area continua ad essere una tra le ex strutture industriali di Mondragone contraddistinte dal degrado e da rifiuti.

Negli anni, dopo il braccio di ferro tra le amministrazioni comunali e gli operatori del mercato ortofrutticolo che lavorano nei padiglioni interni, sono trascorse due campagne elettorali per le regionali, tre elezioni amministrative, una proposta di inserimento della progettualità del sito nel Master Plan del governatore De Luca, una proposta cestinata di realizzare in tale realtà una struttura di conservazione dei prodotti ortofrutticoli formulata da un marchio importante della Grande Distribuzione, uno slogan elettorale (la “Torre Eiffel” di Mondragone), un provvedimento amministrativo che ha dato la possibilità di strutturare un’isola ecologica nel terreno adiacente e un sopralluogo del parlamentare di Fratelli d’Italia, Marco Cerreto.

L’ultimo atto di questa triste faccenda legata all’impianto industriale per i prodotti agricoli, che necessita di una riconversione e una riqualificazione, è stato il sequestro eseguito il 18 luglio scorso dai carabinieri del reparto territoriale locale, supportati dal Noe di Caserta e dal X Reggimento Campania di Napoli, di un’area di 450 metri quadrati trasformata in una discarica abusiva, colma di “big bag” stracolmi di rifiuti non ancora identificati, che sorge proprio a ridosso dell’ex Idac Food. Dopo 20 anni Mondragone, dunque, attende ancora una risposta.

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