Dalla collaborazione tra università e imprese nasce un nuovo ponte verso l’innovazione e la crescita del territorio. È l’obiettivo dell’intesa siglata tra la Scuola Superiore Meridionale e l’Unione Industriali di Napoli, che segna un passo decisivo nella costruzione di una cooperazione strutturata tra mondo accademico e sistema produttivo locale.
A sottoscrivere l’accordo quadro, presso la sede dell’istituto, sono stati il professor Arturo De Vivo, per la Scuola, e il presidente Costanzo Jannotti Pecci, per l’Unione Industriali, alla presenza del professor Giuseppe Recinto, membro del comitato ordinatore della Ssm. Un patto di durata quinquennale, rinnovabile, che intende mettere a sistema le competenze accademiche e le esigenze del tessuto imprenditoriale.
Quattro assi per l’alleanza – La collaborazione si articolerà lungo quattro direttrici principali: formazione avanzata e alta specializzazione, ricerca scientifica e terza missione, cooperazione con le imprese partner, orientamento al lavoro e politiche di placement. In programma ci sono attività di stage, visite aziendali, progetti congiunti di ricerca, percorsi di divulgazione scientifica, co-progettazione didattica e azioni mirate all’inserimento lavorativo dei giovani. Gli accordi attuativi, che definiranno nel dettaglio risorse e azioni, saranno illustrati presumibilmente dopo la pausa estiva. L’obiettivo è creare modelli operativi condivisi e misurabili, capaci di generare impatti concreti sul sistema economico-sociale campano e, più in generale, sul Mezzogiorno.
Jannotti Pecci: “Formare capitale umano per affrontare le sfide del futuro” – “Questo accordo ha una prospettiva strategica per il nostro tessuto produttivo. Non a caso ha una durata quinquennale, potendo inoltre essere rinnovato”, ha sottolineato il presidente Jannotti Pecci. “A Napoli – ha spiegato – è stato costituito un organismo di altissimo profilo, che formerà giovani con competenze e abilità in grado di affrontare proattivamente le nuove frontiere del sapere e dell’innovazione. Le imprese napoletane, con il loro know how, i loro programmi di crescita tecnologica, la proiezione sempre maggiore verso i mercati internazionali, potranno avvalersi di questo formidabile capitale umano. Ma la cooperazione con la Scuola Superiore Meridionale sarà fondamentale anche per dare vita a programmi di ricerca comuni e costruire percorsi finalizzati ad accelerare la crescita del contesto strutturale, economico e sociale in cui ci troviamo quotidianamente a operare”.
Recinto: “Un patto per una formazione calata nella realtà” – “Per la Scuola Superiore Meridionale questo accordo quadro con l’Unione Industriali di Napoli, da me fortemente auspicato, rappresenta un ulteriore tassello per rafforzare la sinergia con il tessuto imprenditoriale napoletano nella prospettiva di un sempre maggiore dialogo tra alta formazione e mondo produttivo”, ha dichiarato il professor Recinto. “La finalità – ha aggiunto – è quella di sviluppare dei veri e propri modelli di co-progettazione nell’ambito della didattica, della ricerca e della terza missione, mettendo a ‘fattore comune’ le diverse competenze ed esperienze nell’interesse delle nostre allieve e dei nostri allievi. Al cospetto di una società sempre più complessa e interconnessa è nostro dovere offrire una solida formazione, non soltanto teorica, ma anche attenta ai dati di contesto per formare una classe dirigente che sia davvero all’altezza delle tante sfide che ci attendono”. “Ed in questa direzione – ha concluso Recinto – l’Unione Industriali di Napoli ed il mondo imprenditoriale napoletano, con la loro capacità di innovare e guardare al futuro, sapranno sicuramente offrire un valido contributo per la crescita e la formazione dei nostri giovani. Crediamo fermamente in una formazione universitaria che sappia realmente e costruttivamente confrontarsi con il mondo esterno”. IN ALTO IL VIDEO
