Ancona, sequestro antimafia da 3,3 milioni a imprenditore maceratese “nullatenente”

di Redazione

Un patrimonio milionario costruito nell’ombra e un tenore di vita ben lontano dai redditi dichiarati. I finanzieri del comando provinciale della Guardia di finanza di Ancona hanno eseguito un sequestro di prevenzione antimafia per oltre 3,3 milioni di euro nei confronti di un imprenditore maceratese formalmente nullatenente, ma ritenuto al centro di un sistema illecito durato più di vent’anni.

Il provvedimento, emesso dall’Ufficio Misure di Prevenzione del Tribunale di Ancona su richiesta della Procura della Repubblica di Macerata, riguarda beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie riconducibili all’uomo, accusato di aver accumulato la propria fortuna attraverso una lunga serie di reati tributari e societari.

Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ancona, hanno evidenziato una “sproporzione” tra i redditi ufficialmente percepiti e i capitali impiegati per l’acquisizione di appartamenti, auto di lusso e società. Tra le attività illecite contestate spiccano le cosiddette “frodi carosello” nel settore della vendita di automobili e la bancarotta fraudolenta legata al commercio di mobili da arredamento.

Gli accertamenti economico-patrimoniali hanno portato al sequestro di 34 unità immobiliari nella provincia di Macerata – tra appartamenti, magazzini e pertinenze – due Porsche, quote di tre società (un’agenzia immobiliare, un’agenzia viaggi e un ristorante) e consistenti disponibilità finanziarie. Tutti beni che, pur intestati formalmente a terzi, erano nella disponibilità diretta dell’imprenditore. È stato inoltre disposto un sequestro per equivalente su due appartamenti ceduti a terzi in buona fede. IN ALTO IL VIDEO

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