Trentola Ducenta, risarcimento danni a figlio consigliere comunale: la denuncia di “Città in Comune”

di Redazione

Trentola Ducenta (Caserta) – L’associazione “Città in Comune” accende i riflettori su un accordo transattivo, siglato dal Comune di Trentola Ducenta con il figlio del consigliere comunale Pellegrino, per la liquidazione di 4.300 euro a titolo di risarcimento danni per un’autovettura.

La somma, secondo quanto riportato dal quotiano “Cronache di Caserta”, sarebbe stata versata senza che vi fosse un giudizio di merito, ma a seguito della semplice notifica di un atto di citazione.

“Apprendiamo con stupore la notizia. – dichiara l’associazione in una nota – Il risarcimento, oltre a non apparire modico, desta perplessità perché risulta che la polizia municipale, intervenuta nell’occasione, non abbia riscontrato particolari danni visibili. A meno che il veicolo non sia una Ferrari, la cifra liquidata appare sproporzionata”.

“Città in Comune” annuncia di voler presentare formale richiesta di accesso agli atti per verificare la valutazione tecnica alla base dell’accordo e i criteri adottati per autorizzare l’esborso. “Ma ciò che più lascia perplessi – prosegue la nota – è l’atteggiamento dell’amministrazione, che continua a distinguere, nei fatti, cittadini di serie A e cittadini di serie B”.

L’associazione sottolinea come “numerosi cittadini e creditori dell’Ente attendano da anni il pagamento di somme dovute, anche a seguito di precetti, sentenze e atti esecutivi, bloccate per via del piano di riequilibrio finanziario. Eppure, in questo caso, si è proceduto in tempi rapidissimi e in forma diretta. Perché? Forse perché si tratta del figlio di un consigliere comunale notoriamente transitato su posizioni vicine alla maggioranza, pur continuando a sedere nei banchi dell’opposizione?”.

Infine, “Città in Comune” chiede ai Revisori dei Conti di verificare la legittimità dell’iter amministrativo seguito e la sussistenza di tutte le condizioni previste dalla normativa. “In un momento di crisi economica e con un piano di riequilibrio ancora in itinere, è questa la priorità? È questo il criterio di equità che dovrebbe guidare un’amministrazione pubblica?”, conclude l’associazione

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