Parete, chiesa San Pietro Apostolo: in restauro due tele di Onofrio Marchione

di Franco Terracciano

Parete (Caserta) – In restauro due tele di Onofrio Marchione della prima metà del Settecento che si trovano nella chiesa San Pietro Apostolo e rappresentano la “Sacra Famiglia” e “L’Annunciazione”. Tra pochi mesi i dipinti, ritornati all’antico splendore, saranno riposizionati nelle relative cappelle.  Non si ferma, dunque, il generoso attivismo del parroco, don Antonio Raimondo, che, a pochi anni della sua venuta a Parete, ha dato una svolta decisiva per la rivalutazione e il recupero dei preziosi beni culturali della chiesa presenti nel paese.

Dopo il recente e accurato restauro del dipinto dell’Immacolata Concezione nella chiesa San Pietro Apostolo, il recupero totale della cappella della Madonna della Rotonda in aperta campagna, il rinnovato interesse per le manifestazioni di fede nella chiesetta di San Filippo Neri, caduta nel dimenticatoio per anni, il restauro della statua di Sant’Anna, la rivalutazione della preziosa cappella che si trova nell’ex convento delle Suore della Riparazione, la dotazione di ulteriori cinque campane posizionate sul campanile della chiesa principale, ora è la volta del restauro delle due tele di Onofrio Marchione gravemente danneggiate dal tempo.

I dipinti sono belli e importanti. Il primo, un quadro ad olio su tela, si trova nella Cappella di Sant’Anna, appena entrati a destra nella chiesa, e raffigura la Vergine con il Bambino sulle ginocchia. Ai piedi della Madonna si trova San Giovanni che porge un frutto al Divino Fanciullo e, dietro, San Giuseppe e una donna. Alle spalle di San Giovanni si trovano San Gioacchino e Sant’Anna. Al di sopra magiche nuvole. La tela ripete il noto schema della Vergine tra le nubi e attorniata dai santi. Un tema ricorrente nella pittura di Marchione, epigono di Luca Giordano. La seconda tela ad olio, che si trova nella Cappella dell’Annunziata, raffigura la Vergine sorpresa dall’angelo Gabriele che le fa il grande e rivoluzionario annuncio. Questo quadro si trova nella cappella fondata dalla famiglia Di Marino di cui si ha testimonianza in un documento dell’Archivio vescovile, antico di quattro secoli.

Il restauro dei due dipinti è stato possibile, come successe per il quadro dell’Immacolata Concezione, grazie alle donazioni di due benefattori.  Il pittore Onofrio Marchione, a cui, ad Aversa, è dedicata una strada che da piazza Crispi porta a Lusciano, è poco conosciuto anche se è “aversanissimo”. Nacque il 17 giugno 1668 ad Aversa e diede il suo apporto, anche se a livello locale, all’originale esperienza pittorica napoletana della prima metà del XVIII secolo. Lo storico Gaetano Parente citò alcuni suoi dipinti nel libro “Origini e vicende ecclesiastiche della città di Aversa”, ma ancora oggi risulta alquanto sconosciuto agli studiosi del settore artistico antico e moderno. La stessa sorte, comunque, viene condivisa con i pittori aversani Tommaso Cardillo, Giovan Battista Graziano, i Mercurio (Carlo e Nicola), Luigi Pastore, che, seppure minori, non sono stati ancora valorizzati come meritano.

I quadri di Marchione si trovano a Sant’Antimo, a Pozzuoli, a Succivo. Nella chiesa Santa Maria a Piazza di Aversa si trova la tela, recentemente restaurata, “Madonna col Bambino tra due Santi”.  E appunto in una casa sita nei pressi della chiesa Santa Maria a Piazza che Marchione morì il 4 maggio 1757 all’età di 89 anni. E’ sepolto nella chiesa della Maddalena dove dipinse il quadro “San Pasquale Baylon”.

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