Due controlli stradali, all’apparenza ordinari, si sono rivelati la chiave per smantellare una doppia attività illecita di coltivazione e spaccio di droga nella provincia di Alessandria. A Quargnento e Pietra Marazzi, i carabinieri hanno individuato e sequestrato due piantagioni di marijuana, laboratori artigianali per la lavorazione della sostanza e un ingente quantitativo di droga già pronta per essere immessa sul mercato.
L’operazione, illustrata dal maggiore Davide Sessa, comandante della Compagnia di Alessandria, ha portato a tre arresti e alla scoperta di quasi un chilo e mezzo di stupefacenti. Un bilancio che racconta l’efficacia dell’azione investigativa messa in campo da più reparti dell’Arma.
Blitz a Quargnento – È nella quiete di una cascina isolata di Quargnento che si nascondeva una piantagione intensiva di marijuana. A condurre l’operazione, i militari della Sezione Operativa di Alessandria, diretti dal maresciallo Federico Faralli, che hanno arrestato un 48enne residente nel Milanese, già coinvolto nel settore della canapa legale. L’uomo era finito nel mirino dei carabinieri di Solero nell’ottobre scorso, quando, durante un controllo, era stato trovato con droga al seguito. Le sue spiegazioni, ritenute poco credibili, e la sua inusuale presenza a Quargnento, avevano insospettito i militari.
Da lì è partita un’attenta attività di pedinamento e osservazione che ha condotto fino alla cascina. Con un decreto di perquisizione in mano, i carabinieri sono entrati nella proprietà, trovandosi davanti a circa 40 piante di marijuana in fase di lavorazione, un impianto di irrigazione e di essiccazione professionale, e un etto di sostanza già confezionata. La successiva estensione della perquisizione all’abitazione milanese del 48enne ha permesso di sequestrare altri 500 grammi di droga, destinati allo spaccio, per un valore stimato di oltre 5mila euro. L’uomo è stato portato in carcere, ma successivamente rimesso in libertà dopo la convalida dell’arresto. Resta in attesa di giudizio.
Il laboratorio nascosto a Pietra Marazzi – In parallelo, un secondo intervento è scattato a Pietra Marazzi, dove i carabinieri della Stazione di Bassignana, coordinati dal maresciallo ordinario Valerio Vincenti, hanno arrestato una coppia: un 58enne senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine, e una 48enne residente in paese. Anche in questo caso tutto è partito da un posto di blocco: l’uomo, alla vista dei militari, ha tentato di eludere il controllo, ma è stato fermato e trovato in possesso di marijuana, due cellulari e una tessera sanitaria intestata a un’altra persona. Gli accertamenti hanno portato a un casolare intestato alla donna, la cui situazione patrimoniale appariva incompatibile con i consumi elettrici registrati negli ultimi quattro anni. Un’anomalia che ha rafforzato il sospetto di un’attività di coltivazione indoor.
Il blitz dei militari ha confermato l’ipotesi investigativa: nella casa sono state trovate circa 70 piante di marijuana in fase di crescita, sei etti e mezzo di sostanze pronte per lo smercio (tra cui hashish e cocaina), 2mila euro in contanti e tutto l’occorrente per pesare e confezionare le dosi. Il valore stimato della droga superava i 6.500 euro. Per i due è scattata la misura degli arresti domiciliari con divieto di dimora, così come disposto dal giudice per le indagini preliminari. IN ALTO IL VIDEO