Maturità 2025, prima prova scritta: Borsellino, Pasolini e Tomasi di Lampedusa

di Redazione

Sono 524.415 gli studenti italiani chiamati quest’anno ad affrontare l’Esame di Stato, il primo grande spartiacque della vita adulta. Il sipario si è alzato questa mattina, alle ore 8.30, con la prima prova scritta, che mette alla prova la padronanza della lingua italiana e le capacità di comprensione, riflessione e argomentazione dei candidati.

Anche quest’anno, la prova si articola in tre tipologie, per un totale di sette tracce selezionate dal Ministero dell’Istruzione, e ripropone la stessa formula del 2024: due scritti nazionali, eventuale terza prova solo per indirizzi specifici, e un colloquio finale in chiave multidisciplinare, con commissioni composte da docenti interni ed esterni.

Letteratura protagonista: da Tomasi di Lampedusa a Pasolini – Per l’analisi del testo (Tipologia A), gli studenti si sono confrontati con due mostri sacri della letteratura italiana. Da un lato, Giuseppe Tomasi di Lampedusa con Il Gattopardo: il brano proposto è il celebre episodio della visita di Angelica, promessa sposa di Tancredi, alla nobile famiglia dei Salina. Un passaggio emblematico del romanzo, specchio delle trasformazioni sociali e dei giochi di potere del tempo.

Dall’altro, Pier Paolo Pasolini con una poesia tratta dalla raccolta Dal diario. Si tratta del testo “Appendice 1”, privo di titolo, ma denso di significato: una sorta di bilancio esistenziale e letterario, in cui si ripercorre l’intero itinerario poetico e umano dell’autore, fin dagli anni giovanili.

Testi argomentativi: il rispetto, il New Deal e l’impronta dell’uomo sulla Terra – Le tre tracce della Tipologia B (testo argomentativo) abbracciano ambiti molto diversi. La prima, tratta da Gli anni trenta. Il decennio che sconvolse il mondo di Piers Brendon, invita a riflettere sulle politiche del New Deal avviate dal presidente americano Franklin Delano Roosevelt in risposta alla crisi del 1929. Un’occasione per ragionare sul rapporto tra crisi economiche e trasformazioni politiche.

La seconda, più etica e sociale, si incentra sul valore del “rispetto”, definito parola dell’anno 2024 dalla Treccani. Il riferimento è a un articolo del giornalista di Avvenire Riccardo Maccioni, pubblicato lo scorso 17 dicembre, che invita a restituire centralità al rispetto come fondamento della convivenza.

Infine, la terza traccia propone una riflessione sull’impatto ambientale dell’umanità, attraverso un brano del filosofo e saggista Telmo Pievani, dal titolo Un quarto d’era (geologica) di celebrità, pubblicato sulla rivista Sotto il Vulcano. Il testo esplora l’idea che la nostra civiltà stia lasciando segni profondi e indelebili sulla Terra, trasformandosi in un’eredità geologica.

Temi di attualità: Borsellino e la cultura della legalità, o l’indignazione sui social
– La Tipologia C, dedicata ai temi di attualità, offre agli studenti la possibilità di cimentarsi con due questioni rilevanti. La prima rievoca la figura del giudice Paolo Borsellino, attraverso il testo I giovani, la mia speranza, pubblicato su Epoca nell’ottobre 1992. Una testimonianza preziosa che sottolinea il ruolo della cultura come antidoto alla mentalità mafiosa, in particolare tra le nuove generazioni.

La seconda traccia affronta un fenomeno molto contemporaneo: l’indignazione come carburante dei social media. Il testo di partenza, firmato da Anna Meldolesi e Chiara Lalli per il settimanale Sette del Corriere della Sera, si interroga sull’efficacia dell’indignazione digitale, denunciandone il rischio di assuefazione e banalizzazione.

Una prova, molteplici sfide – La prova scritta, della durata massima di sei ore, consente agli studenti di scegliere liberamente la traccia più vicina ai propri interessi e al proprio percorso scolastico. Le tracce coprono una vasta gamma di ambiti — artistico, letterario, filosofico, storico, scientifico, sociale, economico e tecnologico — e possono essere strutturate in più parti, così da verificare sia le competenze linguistiche che la capacità di analisi critica.

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