Alla settima Conferenza Nazionale dell’Aiph – Associazione Italiana di Public History, tenutasi lo scorso 3 giugno presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, a sorprendere il pubblico non è stato un saggio accademico, bensì un gioco da tavolo. E dietro quel progetto, dal titolo “Imperegnum”, non c’erano esperti del settore ma quattro studenti della classe Terza CC del Liceo Classico “Manzoni” di Caserta: Clara Cavallo, Mariasole Izzo, Gabriele Pio Pellegrino e Lucia Scalera, guidati dalla docente Teresa Piciocchi.
“Imperegnum” è un esempio brillante di didattica alternativa. Non una semplice attività ludica, ma una proposta educativa che trasforma la storia in esperienza immersiva. Ambientato nell’antica Roma, il gioco unisce strategia, cultura e competizione, con l’obiettivo dichiarato di insegnare divertendo. Una sfida vinta: il progetto ha ricevuto una Menzione Speciale dal gruppo di lavoro Aiph “Storia e gioco”, a testimonianza dell’efficacia del format nel trasmettere contenuti storici con un linguaggio coinvolgente e dinamico.
La presentazione rientrava nell’iniziativa “Fare storia insieme! Progetti e attività delle scuole”, promossa da Aiph in collaborazione con Indire, che ogni anno seleziona i migliori esempi di Public History applicata alla didattica. Il Liceo Manzoni, unico istituto casertano presente, si è distinto tra decine di proposte provenienti da tutto il Paese. «È stato bello constatare che l’attività didattica e il prodotto realizzato dai nostri studenti abbiano colpito la commissione, risaltando tra tanti progetti, e che l’originalità dell’idea e l’efficacia nel trasmettere la storia in modo coinvolgente e dinamico siano state riconosciute con una menzione speciale», ha commentato con soddisfazione la professoressa Piciocchi, che ha accompagnato gli studenti in ogni fase della realizzazione del gioco.
L’esperienza modenese è stata molto più di una vetrina nazionale: ha rappresentato per i ragazzi un’occasione concreta di confronto con coetanei di altre regioni, accomunati dal desiderio di rendere la storia viva e accessibile. Una lezione, questa, che vale quanto un manuale. Soddisfazione anche dalla dirigenza. «Imperegnum è un esempio concreto di come la creatività e l’innovazione possano dare nuova vita alla didattica», ha dichiarato la dirigente scolastica Adele Vairo, che ha sostenuto il progetto fin dalle sue prime battute. «Dalla storia alla competizione, dalla cultura alla gamification, questa esperienza dimostra quanto il nostro liceo sappia incoraggiare gli studenti a pensare fuori dagli schemi, senza rinunciare al rigore dei contenuti disciplinari».