Parete-Giugliano: “Basta ai roghi tossici”, il 24 giugno raduno davanti caserma per sporgere denuncia

di Franco Terracciano

Parete-Giugliano – Un appello chiaro, netto, che risuona come un grido di esasperazione: “Domani mattina, martedì 24 giugno, alle ore 10, tutti davanti alla caserma dei carabinieri di Parete per denunciare i roghi”. A lanciarlo sono i comitati ambientalisti Parete Basta Roghi e Kosmos di Giugliano, dopo l’ennesimo incendio nella zona dei Tre Ponti, dove decine di carcasse di frigoriferi sono andate in fumo, sprigionando miasmi tossici che hanno raggiunto anche il territorio di Parete.

Il fronte comune contro i veleni – Non è un caso isolato, denunciano i comitati. “Si bruciano i rifiuti a Giugliano e la puzza arriva sistematicamente anche a Parete”, spiegano gli attivisti, che da tempo documentano il fenomeno e sollecitano interventi concreti. La denuncia che sarà sottoscritta dai cittadini è stata redatta dall’avvocato ambientalista Raffaele Pacilio, promotore del comitato Kosmos, ed è diretta alla Procura della Repubblica di Napoli Nord.

Una denuncia collettiva e formale – Non si tratta di una semplice petizione o di una protesta simbolica: l’obiettivo è depositare una vera e propria denuncia-querela contro “lo scempio ambientale tristemente noto come Terra dei Fuochi”, come si legge nel documento. “È importante denunciare formalmente all’autorità giudiziaria – dichiara Giovanni Papadimitra, portavoce di Parete Basta Roghi – non basta farlo solo in tv o con una pec. Dobbiamo far arrivare le nostre iniziative anche alla Corte di Giustizia dei Diritti dell’Uomo”. Nel testo della denuncia si elencano con precisione le zone interessate, come l’area delle discariche Resit e Masseria del Pozzo, e si descrivono i materiali bruciati: rifiuti tessili, vernici, guaine, eternit sbriciolato, carcasse di elettrodomestici. Un inferno che ogni sera si rinnova, rendendo “irrespirabile l’aria” e contribuendo all’insorgere di malattie respiratorie.

L’invito alle istituzioni e alla società civile – L’appello non è rivolto solo ai cittadini. I promotori auspicano la presenza dei rappresentanti delle istituzioni locali, a partire dal sindaco di Parete, dai consiglieri comunali, dai parroci delle due chiese, fino alla Pro Loco e alle altre associazioni del territorio. Sul posto sarà presente anche una troupe del Tgr Campania, a testimonianza dell’attenzione crescente su una ferita ambientale che non si rimargina.

“Non si può morir di roghi” – Questo lo slogan che conclude la denuncia. E la speranza è che non resti solo uno slogan, ma si traduca in un’azione concreta. “È inutile ribadire che i roghi di rifiuti, anche pericolosi, sono nocivi per la salute umana”, si legge nel documento. “Vi preghiamo di intervenire con immediatezza per porre rimedio a tale grave fenomeno”.

Tra le richieste, l’installazione di sistemi di videosorveglianza nelle aree più a rischio e un controllo del territorio attivo 24 ore su 24. Perché – concludono i firmatari – “il diritto alla salute, garantito dall’articolo 32 della Costituzione, è oggi pienamente violato. E nessuno dovrebbe morire di roghi”.

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