Aversa (Caserta) – Una redistribuzione chirurgica delle deleghe, un decreto sindacale che agisce come cesura tra il passato turbolento e un futuro da ricostruire. Con un nuovo provvedimento, il sindaco Francesco Matacena ha riorganizzato la squadra di governo, puntando a chiudere definitivamente la crisi che da mesi attraversa la maggioranza. La parola d’ordine: equilibrio. Il risultato: un rimpasto che premia alcuni, ridimensiona altri, e ridisegna i rapporti di forza all’interno dell’esecutivo cittadino.
Le nuove pedine: Cannolicchio in ascesa, Oliva e Diana arretrano – A guadagnare spazio è indubbiamente Eufrasia Cannolicchio, esponente di Aversa Moderata (area ispirata al consigliere regionale Giovanni Zannini e rappresentata in Assise dal presidente Giovanni Innocenti), che diventa di fatto “super-assessora”: oltre a mantenere Politiche Sociali, Polizia Municipale, Pari Opportunità, Viabilità e Protezione Civile, eredita anche Igiene Urbana e Rapporti con l’Asl da Olga Diana, che resta in giunta nonostante una recente sfiducia in Consiglio. Per Diana il nuovo assetto comporta la perdita di deleghe-chiave come Ambiente e Verde pubblico, ma conserva Mobilità, Smart City, Aree industriali e Politiche di contrasto alla violenza di genere. Ridimensionamento anche per il vicesindaco Alfonso Oliva che, pur mantenendo il ruolo di numero due, si vede restringere il campo d’azione alle competenze su Contenzioso, Patrimonio e Rapporti con il Tribunale.
Sagliocco perde lo Sport, il sindaco si prende la scena – Il giro di vite colpisce anche Francesco Sagliocco di Noi Aversani: conserva Lavori Pubblici, Edilizia Scolastica, Personale e Cimitero, ma perde la delega allo Sport. Una scelta significativa, considerato che sarà lo stesso Matacena ad assumere direttamente la guida di settori strategici: Turismo, Cultura, Eventi, Aversa Millenaria, Impianti Sportivi, Verde Pubblico, Sicurezza, Trasparenza e Legalità. Resta congelata, invece, la delega all’Asi (Area di Sviluppo Industriale), in attesa di ulteriori sviluppi.
Nuove deleghe anche per Barrella – Premiata anche Aversa Azzurra, il gruppo vicino ai fratelli Dello Vicario (Gianpaolo, coordinatore, e Luigi, consigliere comunale). Alla loro assessora Gaetana Barrella vengono assegnate nuove deleghe: Pubblica Istruzione, Asili Nido e Periferie, che si sommano a quelle già in possesso: Transizione Ecologica, Affari Generali, Programmazione scolastica e Digitalizzazione.
Conferme per D’Amore e De Cristofaro – Confermati gli incarichi per Mariano D’Amore, assessore esterno con le pesanti responsabilità su Bilancio, Tributi, Pnrr e Partenariato Pubblico-Privato; e Orlando De Cristofaro, che ottiene un decreto di nomina finalmente formalizzato dopo un anno di polemiche. A lui vanno Urbanistica, Edilizia Privata, Mercato Ortofrutticolo, Arredo Urbano, Pubblica Illuminazione, Rigenerazione Urbana, Attività Produttive e Fiere.
Rendiconto approvato, maggioranza compatta – Nel frattempo, il Consiglio comunale ha approvato, nella serata di ieri, il rendiconto 2024 con 16 voti favorevoli, 6 contrari e un solo astenuto. Un risultato politico tutt’altro che scontato, che rappresenta per il sindaco Matacena una vera e propria investitura: “Sono stato molto chiaro in questi giorni. Il provvedimento sulle deleghe è rimasto quello che avevo predisposto, condiviso con le istanze di tutti. Da buon padre di famiglia ho dato a ciascuno un giusto carico di lavoro”, ha dichiarato il primo cittadino. Soddisfatto per la compattezza ritrovata, Matacena ha sottolineato: “Credo sia la prima volta dall’inizio della consiliatura che la maggioranza vota un documento di bilancio in maniera compatta. Sedici voti su sedici. Questo può segnare l’avvio di una nuova fase per l’Amministrazione, fondata su concretezza e serietà”. Il sindaco ha anche annunciato un intervento organizzativo: “Ho ordinato a tutti i dirigenti di spostarsi al secondo piano del Municipio. Una decisione che mira a migliorare la sinergia tra le aree, con me e con il segretario generale, per operare con maggiore efficienza”.
Una nuova fase? – “Abbiamo lavorato finora sulle fondamenta – ha concluso Matacena – un lavoro poco visibile ma indispensabile. Ora è tempo di risposte concrete per i cittadini”. Parole che tracciano una linea netta tra ciò che è stato e ciò che dovrebbe essere: una giunta più coesa, una città che attende.