Una delle eccellenze simbolo dell’agroalimentare campano rischia di finire in un vicolo cieco per mancanza di decisioni chiare. È il grido d’allarme lanciato da Confagricoltura Campania, che esprime forte preoccupazione per l’incertezza che grava sulla scelta dell’ente di certificazione della Mozzarella di Bufala Campana Dop, a ridosso della scadenza dell’attuale autorizzazione al Dqa – Dipartimento Qualità Agroalimentare Srl.
L’organismo, da dodici anni incaricato di garantire tracciabilità e conformità del prodotto a Denominazione d’Origine Protetta, vede infatti terminare il proprio mandato triennale tra poche settimane. Eppure, il Consorzio di Tutela non ha ancora preso posizione sulla conferma o l’eventuale sostituzione del soggetto incaricato dei controlli.
A sollecitare una risposta è stato anche il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, che da circa un mese ha inviato al Consorzio una nota ufficiale chiedendo un’indicazione chiara. Confagricoltura Campania non usa mezzi termini: “In un momento tanto delicato per il comparto, in cui la produzione si è stabilizzata sui 55 milioni di chilogrammi annui, e in cui persistono criticità strutturali come l’eccesso di latte congelato, che a maggio ha raggiunto quota 70 milioni di chilogrammi, è incomprensibile e irresponsabile che si resti in uno stato di stallo decisionale”.
Secondo l’organizzazione agricola, la perdurante indecisione potrebbe compromettere la commercializzazione del prodotto Dop, con conseguenze potenzialmente devastanti per tutta la filiera, dagli allevatori ai caseifici. “Se il Dqa ha svolto bene il suo ruolo negli ultimi 12 anni, appare logico rinnovarne l’incarico; in caso contrario, si provveda subito alla sua sostituzione, tra gli enti accreditati da Accredia e riconosciuti dal Masaf, senza ulteriori indugi”, si legge nella nota. Un appello, quello di Confagricoltura, che si rivolge direttamente ai vertici del Consorzio, chiamati ad assumersi la responsabilità di una decisione tanto strategica quanto urgente: “Serve un chiarimento immediato nell’interesse dei produttori, dei consumatori e della reputazione di uno dei prodotti simbolo del Made in Italy agroalimentare”.