Lo sciopero dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto nazionale diventa terreno di scontro politico. A scendere in campo è la vicepresidente vicaria del Movimento 5 Stelle alla Camera, Carmela Auriemma, che punta il dito contro il nuovo Decreto Sicurezza, accusando il governo di aver avviato una stretta repressiva nei confronti dei lavoratori in protesta.
«Gli effetti repressivi del Decreto Sicurezza colpiscono le prime vittime: gli operai in sciopero per il rinnovo del contratto – ha dichiarato Auriemma –. Il governo, anziché avviare un dialogo con i lavoratori, punta alla loro punizione attraverso norme repressive che arrivano a prevedere il carcere per la protesta pacifica».
Nel mirino della parlamentare pentastellata le tensioni registrate nelle ultime ore a Bologna, dove, secondo quanto si apprende, si sarebbe ventilata la possibilità di denunce nei confronti di alcuni manifestanti. Una situazione che, per il Movimento 5 Stelle, conferma le preoccupazioni già espresse durante il dibattito parlamentare sul provvedimento.
«Oggi sono state già ventilate le denunce per i metalmeccanici di Bologna che hanno osato manifestare e rivendicare un loro diritto – ha aggiunto la parlamentare napoletana –. Si concretizzano così le preoccupazioni che avevamo già sollevato in Aula: era evidente quale fosse il vero obiettivo di questo decreto, ossia punire e sanzionare chi prova ad alzare la testa. A questi lavoratori va la nostra piena solidarietà».