Un vero e proprio mercato della droga operava indisturbato tra le corsie del pronto soccorso dell’ospedale “Lastaria” di Lucera, nel Foggiano, trasformato in centrale di spaccio da chi avrebbe dovuto invece salvare vite. È quanto emerso da un’indagine dei carabinieri della Compagnia di Lucera, coordinata dalla Procura di Foggia, che ha portato all’arresto di sei persone e al deferimento a piede libero di altre quattro.
Al centro dell’inchiesta, un autista soccorritore del 118, ritenuto la mente dell’organizzazione. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 41enne, durante il turno di lavoro, riceveva richieste di droga via WhatsApp e organizzava le consegne direttamente all’interno o nei pressi del pronto soccorso, dove nascondeva le sostanze stupefacenti nella Sala Medici. Una base operativa insospettabile, accessibile anche ad altri complici che si introducevano in aree riservate dell’ospedale per discutere di rifornimenti e spartizione dei proventi.
Il quadro probatorio raccolto ha permesso di attribuire agli indagati oltre ottanta episodi di spaccio, detenzione e compravendita di sostanze stupefacenti, con particolare riferimento alla cocaina. Decisivi, per la valutazione del giudice per le indagini preliminari, sono stati i sequestri effettuati nel corso delle attività investigative.
Un episodio chiave risale al giugno 2024, quando l’autista fu arrestato per un reato diverso. In quell’occasione, avrebbe chiesto a un infermiere, alla sua compagna e alla madre di rimuovere la droga nascosta nella stanza dei medici, nel tentativo di far sparire ogni prova. Tutti e tre sono ora indagati, insieme a una quarta persona coinvolta nelle fasi successive dello spaccio.
Oltre al promotore del traffico illecito, anche un altro soggetto è stato condotto in carcere. Gli altri quattro arrestati, ritenuti responsabili di acquistare la droga per poi rivenderla in diverse zone della città, sono stati posti agli arresti domiciliari. IN ALTO IL VIDEO