Primo Maggio, 21 lavoratori in nero scoperti in un agriturismo del Napoletano

di Redazione

Proprio nella giornata simbolo dei diritti e delle tutele per chi lavora, le Fiamme Gialle di Nola hanno acceso un faro su una realtà che, nel silenzio, continua a minare legalità e dignità nel mondo del lavoro. In un agriturismo della provincia di Napoli, attivo anche nel settore della ristorazione, sono stati scoperti 21 lavoratori totalmente “in nero”, ovvero privi di contratto, di copertura previdenziale e delle garanzie minime stabilite dalla legge.

L’intervento della Guardia di Finanza è avvenuto il 1° maggio, durante una mirata operazione di controllo condotta presso una ditta individuale operante nell’agro nolano, territorio noto per la sua densità di attività commerciali, logistiche e ricettive, ma anche tristemente vulnerabile al fenomeno del lavoro sommerso. A seguito delle verifiche, è stata proposta la sospensione dell’attività imprenditoriale all’Ispettorato territoriale del Lavoro, come previsto dall’articolo 14 del Decreto Legislativo 81/2008, che interviene in caso di utilizzo di manodopera irregolare in misura superiore al 10% del totale dei dipendenti. Dalle indagini è emerso, inoltre, che i compensi venivano elargiti esclusivamente in contanti, in violazione delle normative sulla tracciabilità dei pagamenti, eludendo così ogni forma di controllo e trasparenza.

L’intervento rientra in un più ampio piano di monitoraggio economico-finanziario messo in campo dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, che nei primi quattro mesi del 2025 ha individuato ben 230 lavoratori irregolari o completamente in nero, di cui 77 solo nell’area dell’agro nolano. I settori più colpiti risultano essere ristorazione, commercio e manifattura. 104 imprenditori sono stati segnalati all’Ispettorato per violazioni delle normative sul lavoro.

Il generale di brigata Paolo Borrelli, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, ha sottolineato la portata e il significato dell’attività: «Queste operazioni rappresentano un chiaro segnale del nostro costante impegno nel contrasto all’evasione fiscale e al lavoro sommerso, non solo per garantire una leale concorrenza tra imprese, ma anche – e soprattutto – per tutelare i lavoratori, i loro diritti e la sicurezza sui luoghi di lavoro». IN ALTO IL VIDEO

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