Napoli – Un luogo simbolico della cultura accademica napoletana, la Scuola Superiore Meridionale di via Mezzocannone, ospita in questi giorni il primo CosmoVerse Workshop, una conferenza internazionale che riunisce esperti di cosmologia provenienti da ogni angolo del pianeta per affrontare alcune delle più complesse sfide dell’astrofisica contemporanea.
L’evento, in programma fino al 23 maggio, è stato promosso dal professor Salvatore Capozziello dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e dalla professoressa Micol Benetti della Scuola Superiore Meridionale. A organizzarla sono l’area Space della stessa SSM e la rete scientifica europea COST Action Cosmoverse, che coinvolge 38 Paesi in un’intensa attività di ricerca collaborativa. Al centro delle discussioni ci sono le cosiddette “tensioni cosmiche”, ovvero le discrepanze nei valori di alcuni parametri fondamentali – come la costante di Hubble – misurati con metodi diversi, un rebus che sta mettendo alla prova i modelli teorici dell’universo e aprendo nuove prospettive interpretative.
«La COST Action riunisce 28 Paesi, ma sono presenti ricercatori anche dagli Stati Uniti, dall’India, dalla Cina e dal Canada – ha spiegato il professore Capozziello – e quest’anno ci concentreremo su problemi fondamentali come la materia oscura, l’energia oscura e le tensioni cosmologiche. I parametri cosmologici misurati sembrano avere valori incoerenti tra loro, troppo grandi o troppo piccoli, e questo rende il problema particolarmente rilevante».
A rimarcare l’importanza dell’iniziativa è anche la professoressa Benetti, che sottolinea: «L’evento è ospitato qui alla scuola con nostro grande piacere. Riuniamo ricercatori e professori da tutto il mondo, con partecipanti provenienti da ben 38 Paesi. Giovedì sera è previsto anche un evento sociale aperto a tutti: è un’occasione per condividere la conoscenza e allo stesso tempo arricchire la città di Napoli, che può beneficiare della presenza di studiosi di grande prestigio». IN ALTO IL VIDEO