Castel Volturno (Caserta) – A Castel Volturno si avvicina la stagione estiva e, come accade ogni anno, aumenta il traffico, la domanda di sosta, la pressione sui servizi urbani. Quello che però sorprende, e preoccupa, come affermano dall’opposizione consiliare, “è la decisione dell’amministrazione comunale di procedere con l’estensione delle strisce blu senza alcun riferimento pubblico a un vero Piano Parcheggi, senza un atto programmatico chiaro, e soprattutto senza garantire trasparenza e rispetto della legge”.
“La questione riguarda non solo l’aumento degli stalli a pagamento, “ma soprattutto – sostiene la minoranza – la totale assenza di criteri certi e di equilibrio tra sosta gratuita e sosta a pagamento, così come previsto dal Codice della Strada (articolo 7, comma 8), che obbliga i Comuni a riservare “adeguati spazi destinati alla sosta gratuita, compatibilmente con le esigenze generali della circolazione”. “È paradossale che un Comune intervenga su una materia così delicata come la mobilità urbana – spiega Anastasia Petrella, leader dell’opposizione – senza aver prima approvato o almeno presentato pubblicamente un piano parcheggi dettagliato. Oggi non sappiamo quanti siano gli stalli totali, né quanti saranno quelli bianchi, né se saranno presenti agevolazioni per i residenti, i disabili, o i lavoratori stagionali. È un approccio opaco e sbagliato”.
“Giuste le strisce blu, ma occorre un criterio, occorre chiarezza – sottolinea Antonio Portaro, capogruppo del Partito Democratico – poiché qualsiasi cosa fatta, in assenza di programmazione oltre ad essere deleteria per il territorio, lo è per i cittadini, soprattutto per i residenti. C’è un abbonamento per loro, bene, ma avranno spazi dedicati o dovranno sperare nelle giornate più affollate che trovino posto sulle strisce destinate ai turisti? Inoltre, non riesco davvero a capire sulla base di quale criterio siano state fatte le strisce in adiacenza delle rampe per disabili a Pinetamare. I commercianti, i cittadini, attendono ancora lumi circa le altre modalità di pagamento oltre al Qr code, ma soprattutto attendono le strisce bianche, quelle zone dove è possibile sostare velocemente e gratuitamente. Attendiamo inoltre, che, dopo Pinetamare, si passi alle altre zone, sempre a forte vocazione turistica, del nostro territorio”.
“Chiediamo subito chiarezza sulla promiscuità dei suoli – aggiunge Nicola Oliva – perché far pagare i cittadini per parcheggiare su suolo privato, su cui il Comune in maniera ‘forzata’ ha anche titolo, risulta comunque anomalo e potenzialmente illegittimo. Mi auguro che sia l’occasione per cominciare a parlare seriamente insieme (maggioranza e minoranze) di come affrontare la complessa e vecchia questione ‘pubblico-privato’ che tiene Pinetamare al palo da ormai 50 anni”. “Nessuna informazione – riferiscono i consiglieri – è stata fornita circa il gestore del servizio, i criteri di assegnazione degli eventuali abbonamenti, o la percentuale di introiti che sarà riconosciuta al Comune. Non è nemmeno chiaro chi svolgerà i controlli, chi garantirà la regolarità dei pagamenti e se ci sarà un reale contrasto al fenomeno dei parcheggiatori abusivi, ancora diffuso in diverse zone del territorio”.
A queste criticità si aggiungono, poi, aspetti operativi che, secondo l’opposizione, potrebbero rendere la misura discriminatoria o inefficace: “L’assenza di modalità di pagamento alternative al Qr code penalizza una parte della popolazione, soprattutto anziani e cittadini meno digitalizzati. Mancano colonnine fisiche, grattini cartacei, e convenzioni con gli esercizi commerciali. Una carenza che può generare disagio, disinformazione e disuguaglianze nell’accesso al servizio”. “I parcheggi non sono un bancomat per l’ente – sottolinea ancora Petrella – ma uno strumento di governo del territorio. Si legano alla vivibilità urbana, al commercio, alla mobilità. Senza una visione strategica, diventano solo una tassa in più per chi vive, lavora o visita Castel Volturno. È necessario prevedere una sosta gratuita di almeno 15 minuti per gli acquisti rapidi, come già avviene in molti comuni italiani. Altrimenti si penalizzano i negozi e si scoraggia la fruizione del territorio”.
Altra questione delicata, sottolineano dall’opposizione, “è quella dell’accessibilità e della sicurezza: in alcune zone le strisce blu sarebbero state tracciate a ridosso delle rampe per disabili o degli scivoli per passeggini, una scelta che contraddice le più basilari regole di rispetto della mobilità debole. Anche in questo caso, non è stato comunicato il numero di stalli riservati ai portatori di disabilità, come richiesto dalla normativa vigente. La mancanza di trasparenza e la confusione generata stanno alimentando sfiducia e tensione tra i cittadini, che in questi giorni hanno chiesto a gran voce una presa di posizione da parte dell’opposizione”.
Una voce che oggi arriva, forte e documentata, con una richiesta precisa e pubblica all’amministrazione: “Si faccia immediatamente chiarezza sulla titolarità delle aree soggette a pagamento; si pubblichi un Piano Parcheggi serio, trasparente e aggiornato; si garantisca l’equità tra sosta gratuita e a pagamento; si introducano sistemi di pagamento accessibili a tutti e si preveda una sosta breve gratuita per incentivare commercio e fruizione dei servizi. E soprattutto, si smetta di improvvisare: governare significa pianificare, non applicare strisce sull’asfalto senza prima averne studiato le conseguenze”.
“Il nostro ruolo in Consiglio comunale è vigilare, proporre, e difendere i diritti di chi troppo spesso non viene ascoltato – concludono Petrella, Portaro ed Oliva – e su questo tema non ci saranno sconti. Presenteremo un’interrogazione e continueremo a monitorare ogni atto. Castel Volturno merita molto più di qualche striscia disegnata in fretta”.