Caserta – Un’assemblea pubblica, un flash mob e una chiamata collettiva all’impegno civile per rilanciare il contrasto alle mafie e alla corruzione. È lo spirito con cui arriva a Caserta la tappa campana di “Fame di verità e giustizia”, il viaggio promosso da “Libera” in occasione del trentennale della sua nascita, che sta attraversando l’Italia – da Nord a Sud, fino all’Europa – per accendere i riflettori sull’urgenza di rimettere al centro del dibattito pubblico la lotta alla criminalità organizzata.
L’appuntamento è per venerdì 30 maggio, a partire dalle ore 9.30, nella cornice di Villa Giaquinto, dove si terrà un’assemblea pubblica che vedrà protagonisti i soggetti gestori dei beni confiscati alle mafie in Campania. Un momento di confronto aperto, al quale prenderanno parte rappresentanti dell’Anci, dell’Anbsc, della Regione Campania, della Fondazione Polis, di Legacoop, Confcooperative e Banca Etica.
La tappa casertana, che giunge dopo quelle di Napoli, Avellino e Salerno, si concentra proprio sul nodo cruciale dei beni sottratti alla criminalità, oggi sempre più oggetto di tentativi di delegittimazione. Sotto attacco è infatti il principio stesso del riutilizzo sociale e pubblico dei beni confiscati, pilastro del sistema delle misure di prevenzione antimafia che Libera intende difendere e rafforzare.
La giornata proseguirà alle ore 12.30, con un flash mob in piazza della Prefettura, pensato come gesto collettivo di denuncia ma anche di proposta, nel solco di una mobilitazione che punta a riscrivere, insieme a cittadini e istituzioni, una nuova piattaforma nazionale per la legalità e la giustizia sociale.