Aversa (Caserta) – Scintille e colpi di scena nel Consiglio comunale di Aversa, che ha approvato, con 19 voti favorevoli e 6 contrari, la mozione di sfiducia all’assessore all’Ambiente, Olga Diana. Un verdetto che ha provocato la rottura con il gruppo di maggioranza Forza Azzurra, i cui consiglieri hanno abbandonato l’aula in segno di protesta.
A innescare la miccia, la mozione firmata dal consigliere di opposizione Marco Girone, che ha contestato all’assessore una gestione inefficiente del comparto ambientale, tra aree verdi trascurate e parchi lasciati all’incuria.
Di fronte alle accuse, Olga Diana ha rivendicato i risultati raggiunti: «Abbiamo stanziato 400mila euro per il verde pubblico, per la prima volta dopo dieci anni. I lavori sono partiti da parco Pozzi, mentre Taglione e Grassia sono già stati oggetto di interventi. Tutti i parchi sono aperti, tranne Balsamo, chiuso per atti vandalici. Sulla raccolta differenziata abbiamo registrato un +12% e dato piena attuazione agli indirizzi politici. È chiaro che posso aver commesso errori, ma solo chi non fa, non sbaglia». Poi la stoccata: «Questa mozione è stata strumentalizzata, figlia delle tensioni nate da recenti mutamenti negli equilibri politici sovracomunali. Mi rimetto nelle mani del sindaco per ogni decisione».
Una dichiarazione che appare come un messaggio indiretto al gruppo “Aversa Moderata”, che fa riferimento al consigliere regionale Giovanni Zannini; gruppp che ha chiesto le deleghe di Diana dopo il suo avvicinamento a Forza Italia in vista delle prossime elezioni regionali.
Dopo l’intervento dell’assessore, è stato il presidente del Consiglio Giovanni Innocenti a mettere ai voti la mozione, che ha ottenuto la maggioranza necessaria per essere approvata, sancendo di fatto una spaccatura nell’assetto della coalizione che sostiene il sindaco Francesco Matacena.
A festeggiare è il Movimento 5 Stelle, con il consigliere Antonio Mottola che ha parlato di «votazione cruciale» e ha affondato il colpo contro Forza Azzurra: «Un gruppo che nei giorni scorsi ha raddoppiato i propri numeri, passando da due a quattro consiglieri, sotto la protezione dell’onorevole Patriarca, forse nel tentativo estremo di blindare l’assessore. Ma ancora una volta assistiamo a politici più interessati a compiacere logiche di partito che a tutelare gli interessi dei cittadini». Il pentastellato ha motivato il voto favorevole alla sfiducia citando «criticità gravi nella gestione ambientale», tra cui «l’inefficace gestione dei rifiuti, l’assenza di strategie ecologiche e l’allarme sulla qualità dell’aria». «Il nostro obiettivo – ha concluso Mottola – resta un’amministrazione più attenta, responsabile e orientata alla sostenibilità».
Destino diverso per l’assessore Orlando De Cristofaro, responsabile alle Attività produttive, anche lui finito nel mirino di una mozione di sfiducia presentata dal consigliere di opposizione Mario de Michele. Al centro della contestazione, la gestione delle “casette di legno” installate in piazza Vittorio Emanuele durante il periodo natalizio. In questo caso, la mozione non è passata: 12 voti contrari, 10 favorevoli e 3 astenuti, con questi ultimi risultati decisivi per la bocciatura del provvedimento.
Sul piano formale, nessuna delle due mozioni ha efficacia vincolante: il sindaco Francesco Matacena non è obbligato ad accogliere le richieste di revoca. Ma politicamente, il segnale lanciato dall’aula è tutt’altro che irrilevante: la tenuta della maggioranza appare ora più fragile e i nuovi equilibri sembrano tutto fuorché stabili.