Orban: “Occidente a un passo da invio truppe in Ucraina. Si gioca col fuoco”

di Redazione

“Siamo a un passo dall’invio di truppe da parte dell’Occidente in Ucraina”. E’ quanto ha dichiarato il premier ungherese Viktor Orban. “Si tratta di un vortice di guerra che può trascinare l’Europa nel baratro. Bruxelles gioca col fuoco – ha proseguito il leader magiaro -. In Europa l’atmosfera è quella della guerra e la politica è dominata dalla logica della guerra. Vedo la preparazione alla guerra da parte di tutti”. Orban ha precisato però che il suo Paese “deve restarne fuori. Questa non è la nostra guerra. Non la vogliamo e non vogliamo che l’Ungheria torni ad essere il giocattolo delle grandi potenze”.

Intanto, la Camera Usa ha approvato un pacchetto di aiuti per Ucraina e Israele, come anche per la situazione umanitaria a Gaza e per altri alleati degli Stati Uniti. A Kiev vanno 60 miliardi di dollari. Secondo il Washington Post, “Kiev potrebbe ricevere armi in meno di una settimana”.

Mosca: “Maggior coinvolgimento Usa sarà fiasco come Vietnam” – L’immersione sempre più profonda degli Usa in una guerra ibrida contro la Russia si tradurrà nello stesso clamoroso e umiliante fiasco avvenuto in Vietnam e Afghanistan”. Lo afferma la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, come riporta Ria Novosti. “In ogni caso, i tentativi febbrili volti a salvare il regime neonazista di Zelensky sono destinati al fallimento. Gli scopi e gli obiettivi dell’operazione militare speciale saranno pienamente raggiunti”, ha concluso.

Presidente Duma: “Kiev perderà la guerra nonostante gli aiuti Usa” – “Con la loro decisione, gli Stati Uniti costringono l’Ucraina a combattere fino all’ultimo ucraino, seppellendo finalmente l’economia e privandola di un futuro”. Lo ha detto il presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin, su Telegram in merito ai nuovi aiuti americani per Kiev. Volodin si è detto “sicuro che l’assistenza americana non cambierà la situazione sul campo di battaglia” e che “il regime di Kiev sarà sconfitto”.

Zelensky vuole subito i missili Patriot – “I patriot possono essere definiti sistemi di difesa aerea solo se funzionano e salvano vite umane invece di restare immobili da qualche parte nelle basi di stoccaggio. I patriot devono essere in mano agli ucraini in questo momento. Nei cieli ucraini sono necessari moderni aerei da combattimento. I missili russi e i droni iraniani Shahed devono essere sconfitti per fare trionfare in futuro la vita”. E’ l’appello lanciato del presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X all’indomani dell’approvazione da parte della Camera Usa degli aiuti militari per 60 miliardi a Kiev.

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