Infiltrazioni camorra, sciolti i comuni irpini di Quindici e Monteforte Irpino

di Redazione

La gestione dei comuni di Quindici e Monteforte Irpino, entrambi nell’Avellinese, è affidata ad altrettante Commissioni straordinarie per la durata di diciotto mesi. Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha disposto lo scioglimento dei due Consigli comunali in considerazione degli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata. Nelle prossime ore la prefetta di Avellino, Paola Spena, nominerà i commissari. – continua sotto – 

“Libera Campania esprime profonda preoccupazione per lo scioglimento dei comuni di Quindici e Monteforte Irpino, decretati ieri dal Consiglio dei Ministri. Questo è l’ennesimo segno tangibile dell’infiltrazione camorristica nelle istituzioni locali in Irpinia dopo il comune di Pratola Serra (lo scioglimento di quel consiglio comunale fu decretato nell’ottobre del 2020, ndr)”. Così in una nota il referente regionale di Libera Campania, Mariano Di Palma per il quale “la situazione, mentre si celebrano importanti processi contro il Clan Partenio, è allarmante su tanti fronti: l’inquinamento, la corruzione e il clientelismo nelle macchine comunali, gli appalti truccati, la compravendita di voti”.

Lo scioglimento di questi comuni, ancora Di Palma, sottolinea “l’urgenza di un rinnovato impegno nella lotta contro le infiltrazioni delle camorre nei comuni, impegnandoci a supportare i territori colpiti e a promuovere la cultura della giustizia sociale e della trasparenza amministrativa, contro la corruzione. La pervasività della criminalità organizzata, che affonda le sue radici in 11 regioni con 385 decreti di scioglimento dall’inizio degli anni ’90, richiede una risposta collettiva e decisa”.

Libera Campania e Avellino “invitano tutti i cittadini e le istituzioni a unire le forze in questa battaglia, rafforzando le azioni di prevenzione, educazione e riappropriazione dei beni confiscati alle mafie. Ora più che mai, è essenziale lavorare insieme per ricostruire comunità resilienti, libere dall’ombra oppressiva delle organizzazioni criminali”.

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