“Il Made in Italy è morto”: agricoltori in marcia nel Casertano

di Redazione

Caserta – Sono partiti da Casal di Principe, con una trentina di trattori, gli agricoltori casertani che protestano, così come sta avvenendo in tutta Italia e nel resto d’Europa, per la crisi del comparto agricolo ritenuta ormai insopportabile per le politiche degli ultimi decenni e per la concorrenza considerata sleale e dannosa di prodotti importati da Paesi extra Ue. – continua sotto –

Ad organizzare la marcia dei trattori, fino al cimitero di Santa Maria Capua Vetere, a poche centinaia di metri dal casello autostradale dell’A1, l’associazione “Altragricoltura Campania Nord” che da due anni anima la protesta degli allevatori bufalini contro il piano della Regione Campania di eradicazione della brucellosi nell’area casertana. In testa al corteo una bara a simboleggiare la “morte del made in Italy”.

Con la marcia di oggi, gli agricoltori vogliono tenere alta l’attenzione su una crisi internazionale che ha radici e cause profonde in Italia, “grande Paese – dice Gianni Fabbris di Altragricoltura – dalla tradizione contadina e con un enorme patrimonio agroalimentare fondato sul lavoro della terra e nel mare e sulla grande diversità dei suoi sistemi culturali e ambientali”.

“Il rischio forte – aggiunge Fabbris – è che l’Italia possa trasformarsi in una piattaforma commerciale speculativa in cui il Made in Italy diventa l’occasione di business per la speculazione finanziaria. Ora tutti i nodi vengono al pettine e cadono gli alibi. Gli agricoltori, tra cui tantissimi giovani che rivendicano il diritto al futuro, scendono in strada semplicemente perchè non hanno alternative”. – continua sotto –

Anche ieri c’è stata una marcia di trattori che da Teano hanno raggiunto Capua, percorrendo la statale Appia. Altri 200 trattori oggi hanno marciato da Benevento verso la Valle Telesina, cuore della viticoltura sannita, lungo la statale 372 “Telesina”, che collega il Tirreno con l’Adriatico. Il corteo dei mezzi, cresciuto lungo il percorso, è partito dalla Rotonda dei Pentri del capoluogo sannita, da quattro giorni sede del presidio dei manifestanti, per dirigersi, dopo aver percorso circa 40 chilometri, a Telese Terme dove – in base al piano concordato con la Questura di Benevento – i trattori usciranno per poi rientrare e percorrere la strada a ritroso per raggiungere nuovamente Benevento. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA (foto di Salvo De Rosa)

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