Giulia Tramontano, la famiglia: “Abbiamo subito temuto il peggio”. L’avvocato del killer rinuncia al mandato

di Redazione

“La famiglia di Giulia Tramontano fin da subito ha temuto questo tragico epilogo in quanto era difficile pensare che la loro figlia in attesa di un bimbo, nonostante il naufragio della relazione sentimentale, si fosse volontariamente allontanata da casa”. Lo ha spiegato Giovanni Cacciapuoti, il legale nominato dai genitori della 29enne. – continua sotto –

Martedì verranno effettuati i rilievi scientifici nella casa di Senago (Milano) dove la giovane, al settimo mese di gravidanza, è stata uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello, ora in carcere. Venerdì sarà la volta dell’autopsia.

Intanto, l’avvocato Sebastiano Sartori, il difensore di Alessandro Impagnatiello, ha rinunciato al mandato per una “questione tra me e il mio assistito”. Prima di lasciare il proprio mandato, Sartori ha riferito che il ragazzo ha confermato di aver fatto tutto da solo. Una delle cose che devono accertare gli investigatori è se sia stato aiutato a nascondere il corpo. “Lui lo esclude – ha detto Sartori -. I dubbi degli investigatori, dovete chiederli a loro”. Il coltello usato per uccidere Giulia “non l’ha buttato. Ha detto specificatamente dove sia”, ha aggiunto il legale.

Impagnatiello è in uno stato “di angoscia, che sta venendo fuori sempre di più”, ha detto l’avvocato dimissionario Sebastiano Sartori, che ha fatto visita a San Vittore all’uomo in carcere. Il legale alla domanda se Impagnatiello davvero abbia detto al gip dove si trova il coltello usato per l’omicidio ha risposto “sì”, aggiungendo che si troverebbe nell’abitazione.

I carabinieri del nucleo informativo di Milano, coordinati dal pm Alessia Menegazzo e dall’aggiunto Letizia Mannella, hanno sentito come testimoni la mamma e la sorella di Giulia. I genitori “sono stati insospettiti dal fatto che la figlia non rispondeva al telefono e il convivente era vago”. Per loro quello di Alessandro non è stato “un comportamento credibile, almeno non è risultato tale ai genitori”, ha spiegato l’avvocato Cacciapuoti.

Fiaccolata a Sant’Antimo l’8 giugno – “Per Giulia e perché non succeda mai più”: a Sant’Antimo, nel Napoletano, l’8 giugno è stata organizzata una fiaccolata. A postare l’invito nelle sue storie Instagram è stata Chiara Tramontano, la sorella della ventinovenne incinta di nove mesi uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello. La fiaccolata, nella cittadina dove Giulia è cresciuta e dove vive la sua famiglia, partirà alle 19 dalla villa comunale Del Rio con arrivo in piazza della Repubblica.

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