Aversa, alloggi per universitari: questi sconosciuti. Il “sogno” mai realizzato della Casa dello Studente

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Alloggi per studenti universitari, questi sconosciuti ad Aversa. Le proteste in atto in questi giorni in tutta la Penisola con le tende dei manifestanti contro il caro fitto degli alloggi non hanno ripercussioni particolari nella città normanna che ospita due dipartimenti di tutto rispetto: Ingegneria (ospitata nel monumentale complesso che fu l’ospedale della Real Casa Santa dell’Annunziata) e Architettura (nell’ancora più antico e suggestivo complesso abbaziale di San Lorenzo ad Septimum). – continua sotto –  

Come sempre accade dove ci sono delle facoltà universitarie, anche ad Aversa si è sviluppato un mercato immobiliare che ha come oggetto il fitto di alloggi per studenti fuori sede che hanno scelto l’università Vanvitelli per i loro studi. Il costo mensile di una stanza con bagno in comune ad Aversa si aggira sui 300, 350 euro spese escluse.

«Non siamo – ha dichiarato Giorgio, un ventenne studente di architettura, originario di un piccolo paese dell’Irpinia – ai livelli dei prezzi degli alloggi nelle grandi città, ma proprio per questo 350 euro al mese non sono affatto pochi. Soprattutto se si aggiunge che dobbiamo anche mangiare e aggiungere le spese fisse».

Di alloggi pubblici destinati agli studenti fuori sede nemmeno l’ombra. Una sorta di chimera. Una storia strana, avvolta da un alone di mistero. L’Adisurc (l’Azienda per il Diritto allo Studio Universitario per la Regione Campania) aveva avviato un piano di alloggi una quindicina di anni fa, con l’amministrazione retta dall’allora sindaco Mimmo Ciaramella che aveva concesso in comodato d’uso gratuito l’ex carcere mandamentale di via Filippo Saporito e quella che fu la Regia Scuola Media e, successivamente, la scuola media Manzoni in un antico complesso conventuale in via Castello. I lavori furono seguiti a spese dell’Adisurc. – continua sotto –  

La casa dello studente nell’ex carcere, realizzata su progetto dell’architetto Davide Vargasnì, fu addirittura inaugurata per ben due volte, ma non ha mai ospitato nemmeno uno studente, tanto che l’amministrazione de Cristofaro revocò il comodato d’uso per inutilizzo. Inutile evidenziare che sono stati ingenti i fondi inutilmente spesi da Adisurc. Oggi l’attuale amministrazione comunale ha ottenuto un finanziamento dei Pics per oltre un milione di euro per il recupero dello stabile che accoglierà la polizia giudiziaria della Procura del tribunale di Napoli Nord. Lavori infiniti, invece, per l’edificio di via Castello. Dopo un lungo intervallo di fermo, i lavori sono ripresi da qualche mese e vanno avanti celermente.

«Al momento – afferma il direttore generale dell’Adisurc Paolo Vicini – non sono attivi ad Aversa alloggi gestiti dall’Azienda per il diritto allo studio universitario». Il dirigente, poi, specifica: «È attivo un cantiere, all’interno di un immobile di proprietà comunale già destinato a edificio scolastico». Vicini, su specifica domanda, si pronuncia anche sulla vicenda dell’ex carcere, escludendo coinvolgimenti dell’attuale dirigenza dell’Adisurc: «La decisione di non completare l’intervento nell’ex carcere mandamentale risale a diversi anni fa; non è stata assunta dall’attuale Consiglio di amministrazione e non ha visto alcun coinvolgimento con l’attuale organizzazione aziendale». Per quanto riguarda la casa dello studente che sta per essere ultimata all’interno di quella che fu la prima scuola media cittadina, il direttore generale dell’Adisurc illustra come sarà organizzata: «La Residenza Manzoni avrà 44 posti alloggio per studenti, oltre a parti comuni (lavanderia, zone di cottura, aule studio, spazi di aggregazione)».

Alloggi che, scorrendo il sito dell’Adisurc per immobili simili, dovrebbe costare agli studenti intorno ai 200 euro mensili. Una goccia nel mare delle necessità studentesche questi 44 posti, ma, comunque, una manna, un sollievo tenuto conto dell’assoluta assenza di strutture di questo tipo in una realtà universitaria consolidata, che lo scorso anno ha festeggiato i trenta anni dall’insediamento.

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