Aversa, riscossione tributi: Palmiero interroga il sindaco sulla Sogert

di Redazione

Aversa (Caserta) – Un’interrogazione per chiedere quali eventuali azioni sanzionatorie l’Amministrazione comunale abbia posto in essere, o intende intraprendere, nei confronti del modus operandi utilizzato dalla Sogert, la società che riscuote le entrate coattive (Tari, Imu e canoni idrici) del Comune di Aversa. E’ quella presentata dal consigliere Carmine Palmiero al sindaco Alfonso Golia, all’assessora alle Finanze, Francesca Sagliocco, e al presidente del Consiglio comunale, Roberto Romano. – continua sotto –

La Sogert, come sostiene Palmiero nella sua interrogazione, “già al centro di molteplici polemiche anche in Comuni limitrofi, pare arrecare seriose problematiche in capo ai cittadini, i quali lamentano l’agire della stessa in spregio alle più basilari norme che regolamentano il procedimento di riscossione coattiva dei tributi. Secondo quanto riportato da articoli di diverse testate giornalistiche online, sembrerebbe che anche nel nostro Ente la società abbia agito in modo non conforme al disposto codicistico nella procedura di riscossione, danneggiando molti concittadini. La riscossione coattiva dei tributi non pagati si è concretizzata, secondo quanto riferito e ritenuto da coloro che si sono visti colpire da azioni giudiziarie a loro danno, in pignoramenti illegittimi di stipendi e, addirittura, di conti correnti senza essere né avvisati né informati di alcun procedimento in corso”.

Palmiero cita la testimonianza resagli in modo diretto da una cittadina aversana (della quale, per questioni di privacy, non viene indicato il nome nell’interrogazione ma che, al contempo ed a tutti gli effetti di legge, si rende disponibile ad intervenire, previa autorizzazione, in Consiglio comunale qualora dovesse essere ritenuta opportuna o necessaria la sua presenza, ndr.) secondo la quale “il giorno 15 febbraio 2023 – scrive il consigliere – veniva informata dal proprio datore di lavoro che non avrebbe potuto riscotere il salario in quanto la Sogert aveva esercitato un pignoramento sullo stesso ed, in egual modo, il giorno successivo è stata informata dal proprio istituto di credito che la Sogert aveva pignorato il suo conto corrente”.

Se ciò dovesse corrispondere ad effettiva verità, ad avviso di Palmiero “si evince una palese ed ingiustificata prepotenza nell’azione di riscossione dei tributi non pagati unitamente ad una ancora più chiara violazione delle norme in tema di privacy e di regolarità dell’atto amministrativo, il tutto perpetrato senza che questa maggioranza unitamente a chi siede nell’esecutivo a capo del settore economico-finanziario, ovvero l’assessore al Bilancio, abbiano in alcun modo posto in essere azioni per arginare tale fenomeno che, a causa dell’assoluto disinteresse di chi attualmente Governa la Città, sta colpendo ed affliggendo sempre più cittadini”.

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