Aversa, Moderati chiedono a Golia di “cambiare registro”. Scintille tra Criscuolo e Diana

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Superato lo scoglio dell’approvazione del piano di riequilibrio di bilancio voluto dalla Corte dei Conti, ed evitato il dissesto dell’ente, rimangono tutti gli interrogativi sulla tenuta della variopinta coalizione a sostegno del sindaco Alfonso Golia, soprattutto in vista dell’approvazione del bilancio 2023. – continua sotto –  

I “Moderati per Aversa” non hanno fatto mistero del fatto che, da dopo l’approvazione del piano di riequilibrio, «è necessario cambiare registro, bisogna sedersi intorno ad un tavolo per adottare decisioni condivise sia per quanto riguarda il bilancio sia per quanto riguarda la programmazione di questo ultimo anno di consiliatura».

Affermazioni che fanno dire alla consigliera comunale indipendente Clotilde Criscuolo: «Apprendo con soddisfazione che finanche i miei ex colleghi del gruppo Moderati hanno scoperto parole come coinvolgimento e rispetto dei ruoli. Quando posi la stessa questione in occasione dell’ultimo bilancio mi fu detto che le cose che riferivo e delle quali mi lamentavo non erano vere. Fu proprio la consigliera Diana, nelle sue repliche, a dirmi che questa amministrazione era un modello di partecipazione e coinvolgimento. Questo accadeva a luglio scorso». «Devo dire – ha continuato Criscuolo – che ci hanno messo veramente poco per cambiare idea. Qualche malpensante dice che questo repentino cambio di posizione sia finalizzato a conseguire qualche altro risultato concreto per il gruppo. Basterà attendere le prossime puntate».

A stretto giro arriva la risposta della consigliera Olga Diana: «Da chiunque mi sarei aspettata parole sulla coerenza tranne che dalla ex Moderata, e si definisce bene ex, Clotilde Criscuolo. Dopo aver preso un passaggio politico dal nostro gruppo, ingannando tutti con paroloni e promesse mai mantenute, dal primo giorno ha camuffato problemi personali con argomentazioni politiche, purtroppo chi ci diceva che dopo il suo ingresso in consiglio avrebbe aggredito politicamente qualche assessore aveva ragione. Se è così coerente come vuole far credere perché non si dimette? Lei che alle nostre perplessità, prima del suo ingresso in consiglio, aveva garantito che non avrebbe fatto mancare la fiducia all’amministrazione e che in quel caso si sarebbe dimessa per onorare gli impegni soprattutto quelli assunti con chi si è dimesso dietro sue rassicurazioni. Fino ad oggi abbiamo taciuto, ma a tutto c’è un limite». – continua sotto – 

A chiedere un migliore coordinamento tra le forze della coalizione, che una volta “fu di centrosinistra”, anche il Partito Democratico che non nasconde la necessità di una condivisione effettiva.

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