Gara Messercola, il Gricignano denuncia: “Maltrattati e aggrediti”

di Redazione

Gricignano (Caserta) – L’Asd Polisportiva Gricignano, a seguito degli avvenimenti accaduti sul campo sportivo di Arienzo, prima, durante e dopo la partita col Messercola, valevole per il campionato di Terza Categoria, disputata sabato 11 febbraio, in una nota a firma del presidente Gennaro Pacilio dà la sua versione dei fatti, respingendo le accuse degli avversari e annunciando di essersi rivolta agli organi federali affinché adottino provvedimenti. – continua sotto –

“Appena giunti sul campo – racconta Pacilio – ci siamo recati negli spogliatoi. I dirigenti della squadra locale, appena presentata la distinta all’arbitro hanno invitato il sottoscritto e il vicepresidente, che non eravamo iscritti in distinta, ad uscire fuori dall’area spogliatoi, cosa che abbiamo subito fatto mentre rimanevano nell’area spogliatoi non meno di 15 persone appartenenti alla società Messercola.

Appena arrivati, i nostri tifosi sono stati relegati in una zona dietro una porta del terreno di gioco mentre i tifosi locali erano nell’unica tribuna del campo. I tifosi del Messercola hanno subito iniziato ad inveire contro i nostri tifosi con parole, a dir poco, provocatorie. Ho chiesto ai loro dirigenti di intervenire verso i loro tifosi ed evitare provocazioni nonché l’intervento della forza pubblica che non era presente, visto che gli stessi tifosi locali avevano bottiglie di birra e di liquori a portata di mano. Un nostro calciatore ha chiesto un pallone nel prepartita per effettuare il riscaldamento ma gli è stato negato. E’ intervenuto il nostro dirigente Giovanni Di Ronza, che è stato redarguito da un dirigente locale con queste parole: ‘Che ne dovete fare. Perché dovete anche giocare?’.

Appena iniziata la partita, petardi, fumogeni e fuochi d’artificio fatti scoppiare da parte della tifoseria locale con continui e ripetuti attacchi verbali nei confronti dei nostri tifosi. Un tifoso locale si è avvicinato ai nostri supporter lanciando ben tre petardi, scoppiati, con i nostri stessi tifosi costretti a disperdersi per non essere colpiti. In questo clima ha avuto inizio la partita. Nel corso della gara, ad ogni decisione arbitrale contraria, dalla panchina della squadra locale si inveiva nei confronti dell’arbitro e, addirittura, entravano sul terreno di gioco praticamente tutti i componenti  della panchina, giocatori e staff tecnico dirigenziale, tanto che l’arbitro ha espulso dal campo l’allenatore e un dirigente del Messercola, i quali, però, continuavano a stazionare nello spazio all’interno del campo e regolarmente a dare indicazioni alla propria squadra, gridando a squarciagola.  – continua sotto –

A metà del primo tempo un nostro calciatore, Antonio Falcone, il numero 10, di appena 17 anni, ha subito un durissimo fallo da parte del capitano locale ed è stato costretto ad uscire, sostituito da chi se l’è sentita di scendere in campo perché alcuni di essi si sono rifiutati di rimpiazzare i compagni, impauriti dal clima che si era creato.

Mentre le squadre abbandonavano il terreno di gioco abbiamo notato un parapiglia nell’area degli spogliatoi tra giocatori e alcune persone che erano all’interno dell’area spogliatoi. E qui che si è consumata una vera e propria aggressione da parte di alcune persone nei confronti del nostro capitano, che è dovuto ricorrere alle cure sanitarie. I nostri tifosi erano già andati via mentre quelli locali premevano sui cancelli per accedere agli spogliatoi, inveendo e lanciando bottiglie verso i calciatori del Gricignano. Gli agenti di Polizia, con molta difficoltà, sono riusciti a portare la calma ma hanno verbalizzato quanto è successo. Era presente anche un commissario federale.

Siamo davvero dispiaciuti per l’accoglienza che ci è stata riservata. Eravamo partiti per giocare e assistere ad una bella partita con due tifoserie festose che, nella gara di andata, avevano anche fatto amicizia, tanto che i nostri tifosi hanno ceduto il posto dove assistevano di solito alle partite in casa. Invece, siamo stati accolti con epiteti offensivi, ordigni e pietre, e relegati, praticamente, in una zona sottoposta alla tribuna da dove potevano tranquillamente offendere, senza essere offesi, i nostri tifosi. A nulla sono valse le mie rimostranze nei confronti della dirigenza locale, a cui ho chiesto più volte di calmare i propri sostenitori ma senza risultato. Gli alcolici avevano già fatto danni irreversibili.  – continua sotto –

Non aggiungo altro e non replico alle giustificazioni che provengono dalla parte avversa. Vedremo dai comunicati ufficiali della Federcalcio e dagli organi di giustizia sportiva a cui ci siamo appellati cosa emergerà su quanto accaduto sabato sera in una brutta serata di (non) sport in quel di Arienzo”.

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