Carinaro commemora il vice brigadiere Armando Sepe nel 50ennale della sua eroica dipartita

di Antonio Taglialatela

Carinaro (Caserta) – Era il 17 gennaio 1973. A Copparo, in provincia di Ferrara, prestava servizio già da qualche anno il vice brigadiere dei Carabinieri Armando Sepe, di Carinaro. Quel giorno la città dell’Emilia Romagna rimase sconvolta da un atroce delitto: un uomo del posto assassinò il figlio e cercò di uccidere la moglie, per poi darsi alla fuga. Ma prima di scappare dalla villetta dove si era consumato il delitto, aprì le valvole del gas che si diffuse in tutta l’abitazione. – continua sotto –

Una volta giunto sul luogo, Sepe fece allontanare a distanza di sicurezza tutto il personale operativo e le altre persone presenti e si avvicinò da solo alla casa, nel timore che l’assassino potesse ancora trovarsi all’interno e fosse pronto a reagire con le armi al tentativo di arresto. Suonò al campanello e il contatto elettrico scatenò l’esplosione del gas, che aveva ormai saturato l’edificio: la detonazione fu violentissima e fatale per il vice brigadiere, che rimase sepolto dalle macerie. I frammenti scagliati dall’esplosione ferirono altre persone, che riferirono di essersi salvate proprio grazie a quell’azione preventiva di Sepe, che per limitare i rischi si era assunto la responsabilità di avvicinarsi da solo al luogo del delitto. Il giorno successivo Copparo e Carinaro proclamarono il lutto cittadino.

Il sottoufficiale fu insignito il 29 maggio 1973 della Medaglia d’Argento al Valor Civile alla memoria, con la seguente motivazione: “Consapevole di dover affrontare un pericoloso criminale, che si era rifugiato nella propria abitazione, dopo aver ucciso un proprio congiunto ed averne feriti altri due, con esemplare coraggio e generoso altruismo, faceva arrestare a prudente distanza il dipendente che lo accompagnava proseguendo da solo. Nell’azionare il campanello elettrico della porta, provocava l’esplosione del gas, di cui il folle aveva saturato l’immobile, venendo travolto dalle macerie. Esempio altissimo di attaccamento al dovere e di assoluto sprezzo del pericolo. Il 17 gennaio 1973 in Copparo (Ferrara)”.

Ad Armando Sepe, negli anni, sono state dedicate due strade a Copparo e a Carinaro. Nel suo paese natio gli è stata intitolata anche la villa comunale. Due comunità che si sono sempre unite nelle celebrazioni periodiche in ricordo del carabiniere, citato in numerose occasioni anche dall’associazione di volontariato “Vittime del Dovere” che ha intitolato a suo nome la sezione di Finale Emilia. – continua sotto –

Nel giorno dei funerali a Carinaro confluirono nel piccolo centro dell’agro aversano centinaia di carabinieri, autorità militari e civili. Il rito fu celebrato dagli allora vescovo di Aversa, Antonio Cece, e parroco di Carinaro, don Gennaro Morra, insieme ad altri sacerdoti del circondario. Il corteo funebre, con in testa l’allora sindaco Mario Masi, ebbe inizio dalla Cappella di Maria SS. di Montevergine (all’ingresso del paese) e si snodò per le strade principali, passando per la casa natale del vicebrigadiere. Centinaia e centinaia di persone parteciparono assieme a tutte le espressioni parrocchiali, quali le Congreghe del Purgatorio, del SS. Rosario e quella di Gesù Cristo, insieme a uomini e donne di Azione Cattolica. Il carabiniere è seppellito in un monumento funerario nel cimitero comunale carinarese.

Nel 2013, in occasione del 40esimo anniversario della dipartita, su impulso dell’allora assessore alle Politiche sociali, Giuseppe Barbato, fu organizzato un collegamento con la sala consiliare di Copparo con il sindaco, alla presenza del figlio del vicebrigadiere Sepe, mentre nella sala consiliare di Carinaro erano presenti, tra gli altri, i familiari di Sepe. Nel marzo di quell’anno fu collocata una targa su un ceppo marmoreo all’interno della villa comunale “Armando Sepe”, alla presenza dei familiari, dell’amministrazione comunale e del Consiglio Comunale dei Ragazzi.

Oggi nel 50ennale dell’eroica dipartita di Sepe, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Affinito ha promosso, con l’assessora alla Cultura e Istruzione, Eufemia Barbato, una cerimonia di commemorazione per martedì 17 gennaio, alle ore 11.30, nell’aula consiliare. In apertura, i saluti del sindaco e delle autorità; a seguire lettura commemorativa da parte di una rappresentanza degli allievi dell’istituto comprensivo di Carinaro, guidato dal dirigente scolastico Ernesto Natale; e un collegamento audio-video con l’amministrazione comunale di Copparo. Un appuntamento che celebra una storia, quella di Sepe, poco conosciuta in particolare dalle nuove generazioni ma che merita di essere ricordata perché esempio di non comune altruismo, senso del dovere, coraggio e sacrificio. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA CON I GIORNALI DELL’EPOCA E LE IMMAGINI DELLE ESEQUIE A CARINARO

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