Aversa, detenuto aggredisce a calci e pugni tre agenti penitenziari nella casa di reclusione

di Redazione

Aversa (Caserta) – Tre assistenti capo e un ispettore della Polizia Penitenziaria, appartenenti al comando in forza alla casa di reclusione di Aversa, sono stati aggrediti con calci e pugni da un detenuto, un 30enne di origine siciliana. E’ accaduto nel pomeriggio di oggi, intorno alle 15. – continua sotto –

I poliziotti hanno riportato trauma contusivi, sono stati visitatati e refertati dai sanitari presenti in istituto e all’ospedale “Moscati” con diversi giorni di prognosi. A renderlo noto è il segretario regionale del sindacato Osapp Campania, Vincenzo Palmieri. La condotta violenta, fa sapere Palmieri, “è scaturita per opporsi a una sanzione deliberata dal consiglio disciplina e disposta dal direttore per molteplici e reiterate violazione del regolamento penitenziario. Offese, ingiurie e minacce di ogni tipo rivolte ai poliziotti che lo stavano accompagnando all’isolamento per ottemperare e far eseguire la sanzione inflitta dal consiglio che ha valutato la sua aggressiva personalità non rispettosa verso tutti e il sistema, motivo per il quale era stato in precedenza trasferito da un istituto penitenziario siciliano per motivi di ordine e sicurezza”.

Il detenuto è stato denunciato all’autorità giudiziaria competente ed è stato richiesto il suo allontanamento dalla struttura aversana poiché, essendo casa di reclusione, non è adeguata ad ospitare soggetti del genere che, tra l’altro, con il loro atteggiamento inficiano le attività trattamentali e accendono le proteste di altri reclusi.

“Ai poliziotti penitenziari coinvolti e a coloro i quali svolgono tutti i giorni questo delicato compito istituzionale – sottolinea Palmieri – va il nostro plauso per l’alta professionalità e il loro impegno profuso in realtà promiscue, piccole e complesse dove bisogna adottare tutte le precauzioni per difendersi in questo particolare momento”. Anche se nella struttura aversana tali aggressioni e criticità si possono contare sulle dita della mano, tuttavia auspichiamo – conclude il segretario campano dell’Osapp – risolutivi interventi finalizzati alla tutela del personale garantendo a quest’ultimi la sicurezza, condizione imprescindibile per assicurare il trattamento”.

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