Aversa, sul caso Corte dei Conti un Consiglio aperto e…deserto

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – Un Consiglio comunale aperto inutile quello che si è svolto sabato dalle ore 10.30 alle 11.22 nella sala consiliare. Inutile perché la partecipazione da parte dei consiglieri comunali è stata di solo 5, la presenza del pubblico – a cui fondamentalmente era indirizzata la comunicazione che intendeva fornire il sindaco per chiarire quanto prescritto dalla Corte dei Conti Regionale con l’ordinanza numero 97 del 21 ottobre, così come recitava il manifesto affisso in città per invitare la popolazione – è stata praticamente zero, fatta salva la presenza dell’ex assessore alle politiche sociali Dino Carratù. – continua sotto –

Inutile, ripetiamo, perché, considerando il numero dei presenti e il numero delle visualizzazioni del Consiglio andato in diretta su YouTube, non è stato centrato l’obiettivo di informare in maniera diffusa la cittadinanza di quanto sta accadendo nel palazzo comunale a seguito del provvedimento della Corte dei Conti che ha scatenato una serie di polemiche basate sulla possibilità di una conclusione anticipata dell’amministrazione attuale e della dichiarazione di dissesto per l’Ente comunale.

Del resto, il sindaco aveva già espresso gli stessi concetti in occasione della conferenza stampa mirata a chiarire la problematica tenuta due settimane fa e che anche in quella occasione era stata comunicata con un invito alla cittadinanza affinché fosse presente. Ma, come due settimane fa, quando l’aula consiliare è apparsa praticamente deserta, con la presenza solo di alcuni consiglieri comunali interessati al tema, anche quella di sabato 12 novembre ha avuto la stessa carenza di spettatori, come se il problema non interessasse l’intera città oltre che la parte politica tutta, maggioranza e minoranza.

La maggioranza è parsa interessata solo allo scarico delle responsabilità, come è apparso chiaro dal confronto tra le dichiarazioni dell’ex assessore Carratù e il sindaco Alfonso Golia. Deciso a puntualizzare, l’ex assessore, quanto fatto di positivo per affrontare le problematiche che oggi sono state evidenziate dall’ordinanza della Corte dei Conti e il rimando, da parte del sindaco, di quanto non fatto da parte dei precedenti amministratori rispetto alle richieste oggi presentate dalla Corte dei Conti. L’unico risultato evidente di questo Consiglio è stato l’allungamento dei tempi per trovare una soluzione al problema e, considerando che la Corte dei Conti ha concesso 60 giorni, dalla ricezione dell’ordinanza all’amministrazione per risolvere il rebus, sembra proprio che Aversa sia condannata a ricorrere nuovamente alle urne senza avere una valida alternativa per il futuro.

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