Aversa, alla scoperta del Museo Diocesano: opere di grandi artisti da ammirare gratuitamente

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – L’idea di realizzare un museo diocesano è nata nel 1990 in occasione della visita pastorale di Papa Giovanni Paolo II. Fu inaugurato nel 2003 all’interno del deambulatorio della cattedrale. Successivamente, per evitare il deterioramento dei dipinti, si pensò a separarli e collocarli in una seconda sede. – continua sotto –

Fu scelto il primo piano del palazzo che ospitava il seminario vescovile. Nacquero così due sezioni del museo diocesano. La prima all’interno del deambulatorio del Duomo, fruibile soltanto quando la cattedrale della città è aperta; la seconda inaugurata nel 2019, al primo piano del seminario, visitabile praticamente tutti i giorni sulla base degli orari che sono esposti all’ingresso.

Questa seconda sezione del museo, in cui si trovano tre sale espositive, è praticamente rimasta sconosciuta ai più, a quanto ci è stato riferito, malgrado ci siano due sale importanti, quella dell’Arcuccio, in cui sono esposti nove dipinti di Angiolillo Arcuccio di grande qualità ed espressiva, e la sala del Gonfalone con opere provenienti da Santa Maria degli Angeli dove ci sono tele del Simonelli, Solimena e Giovan Battista Lama, tutti allievi di Luca Giordano.

Nella terza sala ci sono dipinti di Bernardo Pizzuto, pittore aversano del cinquecento, e due statue in legno dorato che rappresentano San Francesco e Sant’Antonio da Padova che provengono dalla chiesa della Maddalena di Aversa, ormai distrutta. Questa la parte centrale del museo diocesano che vi andiamo a mostrare. L’invito che vi rivolgiamo è di andare a visitarlo di persona: l’ingresso è gratuito. Orari: Lunedì-Mercoledì-Venerdì 10.00-12.00, Sabato 10.00-12.00; 16.30-18.00, chiuso durante le celebrazioni. IN ALTO IL VIDEO

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