Gas, salta accordo Ue sul tetto prezzo. Cingolani: “Sarà commissione a elaborare scenario”

di Redazione

Su un possibile price cap sul prezzo del gas, al Consiglio sull’Energia a Bruxelles, “15 Paesi si sono pronunciati chiaramente a favore di una misura generalizzata, 3 preferirebbero avere il price cap solo sul gas russo, 3 non hanno pregiudiziali ma lo vorrebbero subordinato a verifiche di sostenibilità con un’apertura ragionevole e 5 Paesi sono contrari o neutrali”. Lo ha reso noto il ministro della Transizione, Roberto Cingolani, al termine del vertice straordinario. “Verrà messo nel mandato dato alla Commissione di elaborare al più presto uno scenario”, ha aggiunto. – continua sotto –

Cingolani: “Clima costruttivo” – A stretto giro Bruxelles ha fatto sapere che, per la Commissione, “ha senso prendere di mira solo il gas russo”, “un tetto generalizzato alle importazioni di gas, incluse quelle di Gnl, potrebbe presentare una sfida alla sicurezza dell’approvvigionamento”. Per Cingolani, comunque, “il clima è stato molto costruttivo”. “Anche i grandi Paesi energivori, tranne due sul versante orientale dell’Unione, sono stati molto aperti”, ha dichiarato.

Germania frena – Prima di arrivare al Consiglio Energia il ministro tedesco dell’Economia, Robert Habeck, aveva affermato che “un tetto al prezzo del gas in questo momento non è corretto”. “L’importante è trovare un meccanismo di mercato per ridurre i prezzi – aveva spiegato – in modo che le energie a basso costo non siano impattate dalla corsa del gas”. Il governo tedesco, aveva proseguito, “è favorevole al disaccoppiamento dei prezzi dell’elettricità da quelli del gas senza distruggere i meccanismi di mercato”.

Cingolani: “In realtà Germania non ha pregiuziali su price cap” – Il ministro della Germania, ha poi osservato, “ha fatto un bellissimo intervento, perché a parte aver analizzato i vari scenari, in particolare sul price cap, ha detto che in realtà loro non hanno alcuna pregiudiziale in merito a un tetto sul prezzo del gas aperto a tutti gli operatori”. – continua sotto –

Alcuni Stati legati a doppio filo al gas russo – Berlino però si rende conto che “per alcuni Stati soprattutto nel sud est europeo potrebbe essere troppo complicato nel caso in cui la Russia stacchi completamente i flussi”. Il ministro si è quindi raccomandato di verificare “che questa cosa sia sostenibile”.

“Non c’è tempo da perdere” – Tutti i Paesi presenti al Consiglio Energia “hanno detto che non c’è tempo da perdere”, ha poi concluso il ministro della Transizione.

Commissaria Ue: “Price cap solo su gas russo” – “Oggi diversi ministri ci hanno chiesto di analizzare il price cap per il resto del gas importato dall’Ue: se lo scopo della nostra politica è contrastare la manipolazione russa delle consegne di gas all’Ue, ha senso prendere di mira solo il gas russo”. Lo ha detto la commissaria europea per l’Energia, Kadri Simson, al termine del Consiglio straordinario. “In questa fase nulla è fuori discussione” ma, ha sottolineato, “un tetto generalizzato alle importazioni di gas, incluse quelle di Gnl, potrebbe presentare una sfida alla sicurezza dell’approvvigionamento”.

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