Casaluce, forzano cassaforte del Comune ma è vuota: per “dispetto” lanciano in aria documenti

di Nicola Rosselli

Casaluce (Caserta) – Entrano nottetempo nella casa comunale di Casaluce, forzano una cassaforte che si rivela vuota e buttano per aria documenti, non rubando, almeno apparentemente, nulla. Furto quanto meno anomalo quello messo a segno ai danni del comune di Casaluce. Un furto del quale nessuno sembra dare una spiegazione plausibile. Insomma, un vero e proprio giallo di Ferragosto con molti interrogativi sospesi. – continua sotto – 

Secondo una prima ricostruzione operata dai carabinieri della stazione di Teverola in collaborazione con i militari della compagnia di Aversa, coordinati dal maggiore Ivano Bigica, alcuni individui (almeno due) si sono introdotti nel municipio di Casaluce forzando una delle porte di ingresso. Una volta dentro i locali, con una smerigliatrice hanno tentato di aprire una cassaforte.

Secondo fonti dello stesso comune di Casaluce, la cassaforte presa di mira dai malviventi non veniva usata da tempo e, per questo, sarebbe stata vuota. Da quanto trapela, infatti, pare, addirittura che da anni non si trovassero più nemmeno le chiavi di quella cassaforte, divenuta, di fatto, una sorta di “quadro” post-moderno. Praticamente, una fatica inutile che avrebbe convinto i malviventi a desistere anche se, per reazione alla delusione di aver fatto un buco nell’acqua, hanno rivolto la loro rabbia verso le scrivanie dei dipendenti.

Un’altra ipotesi fatta dagli inquirenti è quello secondo cui i malviventi sarebbero scappati disturbati da qualche rumore. Hanno, infatti, sparso in giro i documenti della scrivania della dirigente dell’area finanziaria del comune di Casaluce, per poi uscire dalla casa comunale senza aver portato via nulla. Almeno questo quanto risulta ad un primo esame degli uffici. C’è, infatti, anche chi ipotizza che qualcuno avrebbe potuto utilizzare quella cassaforte per scopi privati facendo credere che erano andate perdute le chiavi. Un’altra ipotesi è legata al timore che il furto potesse essere stato solo una sorta di copertura per portare via dagli uffici comunali qualche documento “scomodo” per qualcuno che potrebbe aver ordinato il furto. – continua sotto – 

Per la verifica di queste ipotesi sarebbero in corso accertamenti da parte dei carabinieri della stazione di Teverola, territorialmente competente. I militari non potranno utilizzare nemmeno le immagini delle telecamere di videosorveglianza che, a quanto pare, sebbene presenti, non funzionerebbero da tempo. Un altro particolare che parrebbe essere noto ai malviventi che hanno agito dimostrando di sapere bene come muoversi. Sempre in precedenza parrebbe esserci stato un servizio di guardiania notturna effettuato dai lavoratori socialmente utili che sarebbe stato sospeso dall’attuale amministrazione.

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