Napoli, una svolta per Bagnoli: docenti Univanvitelli in prima linea

di Redazione

In via di soluzione la vertenza sull’area di Bagnoli che coinvolge diverse istituzioni e la società pubblica Bagnolifutura, controllata dal Comune di Napoli, poi fallita su ricorso di Fintecna nei cui confronti, però, i curatori avevano aperto un contenzioso, ritenendola responsabile per danni arrecati alle aree a causa dell’inquinamento. – continua sotto –

Da poco, infatti, gira la notizia su alcuni quotidiani dell’accordo quasi raggiunto nel tribunale partenopeo alla sezione fallimentare presieduta da Gianpiero Scoppa, che per anni ha presieduto quella del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Tra i principali protagonisti della vicenda, vi sono anche il Comune di Napoli e Invitalia, proprietaria oggi dei suoli. Nel collegio difensivo del fallimento vi è il prof. Massimo Rubino De Ritis, ordinario di diritto commerciale nel dipartimento di Giurisprudenza di Santa Maria Capua Vetere dell’Università’ Vanvitelli, esperto di diritto fallimentare, unitamente al collega della Federico II, prof Paolo Piscitello e all’amministrativista avv. Luciano Imparato.

L’opera degli avvocati, con la regia del Collegio dei Curatori costituito da noti professionisti, due avvocati e due commercialisti (prof. avv. Francesco Fimmano, avv. Mauro Marobbio, dott. Enzo Moretta, dott. Giovanna Carrieri), è stata decisiva per aprire un varco tra le diverse parti della pubblica amministrazione, enti locali, ministeri, autorità portuali, e poi per definire un accordo che, da un lato, ripiani in parte i debiti della società fallita e, dall’altra, consenta l’acquisizione di ingenti somme al Comune di Napoli. Si spera così di poter avviare un’opera di recupero del contesto urbano del capoluogo. – continua sotto –

La delicatezza dei temi trattati e la complessità della vicenda, di rilievo anche nazionale per i possibili interventi produttivi nelle aree in questione, potranno offrire lo spunto anche per analisi di più ampio respiro a favore di studenti e neolaureati sammaritani, che hanno scelto di intraprendere studi legali nel dipartimento di Giurisprudenza, sito proprio a Santa Maria Capua Vetere dove è insediato anche il tribunale, appena la vicenda sarà conclusa, si spera a breve con le sottoscrizioni degli accordi tra le diverse parti.

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