Aversa, Referendum Giustizia: incontro-dibattito di “Controsenso” il 9 giugno

di Redazione

Aversa (Caserta) – Giovedì 9 giugno, alle ore 18, avrà luogo l’evento: “Verso il 12 giugno: Referendum sulla Giustizia”, organizzato dall’associazione “Controsenso”, nella sala conferenze della Caritas di Aversa, in vicolo Sant’Agostino 4. – continua sotto –

L’iniziativa, presentata e moderata da Maria Margherita Santullo, membro del direttivo di Controsenso e studentessa del quarto anno di Giurisprudenza alla “Federico II” di Napoli, verrà impostata sotto la forma del dibattito aperto e vedrà la partecipazione del professor Massimo Villone, già senatore della Repubblica, professore emerito di Diritto costituzionale presso la Federico II e membro attivo del “Comitato per il NO ai referendum sulla Giustizia”; Maurizio De Stefano, del Direttivo nazionale del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale; l’avvocato Catello Vitiello, deputato della Repubblica; Giuseppe Cataldo, coordinatore regionale della Campania di Meritocrazia Italia, e Nicola Graziano, magistrato del Tribunale di Napoli.

L’evento, sostenuto dal Forum dei Giovani di Giugliano e dalle associazioni studentesche del dipartimento di Giurisprudenza della Vanvitelli “FV:Tura Vanvitelli” e “Università dei Valori” e dall’associazione della Federico II “US – L’Università degli Studenti”, vedrà anche l’intervento in chiusura di giovani studenti di Giurisprudenza del territorio: Gennaro Riccio, presidente del Forum di Giugliano; Alessandro Afratellanza e Pierpaolo Di Filippo, rispettivamente consigliere di Dipartimento e consigliere di Corso di Laurea della “Vanvitelli”, e di Giuseppe Carbone, studente di Giurisprudenza della “Federico II” e membro di US.

“Il 12 giugno saremo chiamati alle urne e grandissima parte del popolo italiano non ne è neanche a conoscenza. – ha dichiarato Emidio Oliva, esponente dell’associazione Controsenso – Questi sono i momenti che fanno bene alla democrazia e alla crescita di ognuno di noi, ma per quanto romantico e lodevole, è triste che noi giovani siamo gli unici a proporre questi eventi di confronto e dibattito pubblico, ed è ancora più triste che dobbiamo mettere noi a conoscenza del referendum del 12 giugno”.

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