Aerospazio, il distretto campano Dac e Leonardo insieme per il progetto europeo Isaf

di Redazione

Il progetto Isaf (Integrated Smart Assembly Factory) nasce per risolvere il problema degli spazi vuoti che si vengono a creare nell’assemblaggio di grandi parti strutturali in materiale composito. Una naturale conseguenza delle tolleranze di fabbricazione peculiari di questo tipo di materiali e componenti. – continua sotto –

Questa “fabbrica di montaggio intelligente” alla quale lavora il partenariato del progetto vede il Dac, Distretto Aerospaziale della Campania, capofila e Leonardo Aerostrutture come leader industriale.  Partecipano, inoltre, Protom, Ali-Atm, Laer, UniNa Federico II, UniSa, Cnr, UniRM Tor Vergata, EnginSoft e Axist.

L’obiettivo del progetto, cofinanziato dal Miur, è studiare le cause della variabilità delle parti, naturale conseguenza delle tolleranza di fabbricazione peculiari di questo tipo di materiali e componenti, sviluppare adeguati sistemi di rilievo dimensionale e individuare nuove soluzioni per compensare tali gap con riempitivi locali di spessore, forma e materiali adeguati per evitare danneggiamenti. Nell’accoppiare parti in carboresina può succedere, infatti, che si creino spazi vuoti tra strutture adiacenti.

Ad oggi, la soluzione per riempire questi spazi è applicare dei riempitivi realizzati in diversi materiali polimerici (rinforzati o no), chiamati “fasteners”, predisposti adeguatamente in base alla locazione e ai rilevi dimensionali per assemblare i diversi componenti strutturali. L’uso dei fasteners, però, se da un lato comprime e tenderebbe ad eliminare gli spazi vuoti, dall’altro induce tensioni che riducono la resistenza ai carichi agenti. L’utilizzo di spessoramenti (compensazioni o shim), adattati in situ, minimizza l’efficienza per qualità, tempo e costo dell’assemblaggio che attualmente è essenzialmente manuale. La numerosità delle combinazioni possibili, inoltre, rende estremamente difficile l’automazione aumentando ulteriormente i costi. – continua sotto –

Per ridurre o eliminare il problema e per imprimere uno slancio verso un livello tecnologicamente più avanzato, Isaf studia la problematica per capire e governare i parametri che generano la variabilità e per definire i vincoli decisionali; trova una risposta automatizzata ed integrata per misurare ed eliminare i gap con logiche adattative sugli attrezzi di fabbricazione delle parti stesse e soluzioni per la realizzazione di compensazioni in materiale innovativo o tradizionale con tecnologie additive/sottrattive. IN ALTO IL VIDEO

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