Addio a Giulietta Sacco, la regina del folk napoletano

di Redazione

Era considerata la regina della canzone popolare d’autore. Giulietta Sacco è morta in ospedale, ad Aversa, dove la voce di successi come “Tarantella sorrentina” e “A cartulina ‘e Napule” era stata ricoverata qualche giorno fa. Ieri, lunedì 11 aprile, le sue condizioni si sono aggravate, fino al decesso. – continua sotto –

Ribattezzata dagli appassionati e dalla critica la “Amalia Rodriguez napoletana”, la portoghese stella assoluta del fado, lo stile tipico di Coimbra e Lisbona che racconta storie di abbandono, dolore e immigrazione e si distingue per eleganza e intensità delle interpretazioni, Giulietta era nata nel 1944 a Maddaloni, in provincia di Caserta, primogenita di otto figli. Iniziò esibendosi in matrimoni e feste di paese. In una di queste occasioni venne notata da un talent scout che le fece firmare un contratto per una piccola casa discografica per la quale nel 1965 incise il suo singolo di esordio. Negli anni ’70, complici una serie di album che ne diffusero la fama anche al di fuori dei confini regionali campani, visse un momento di felicità interpretativa e di vendite. Nel 1973 venne esclusa per una manciata di voti dalla selezione finale per il Festival di Sanremo. Si rifece vincendo per due volte di fila, nel 1973 e nel 1974, il premio folk. Nel 1975 partecipò a un “Disco per l’estate” con il brano “Profumo di ginestre”, due anni dopo al “Cantagiro” con “Dicitincelle”.

Dopo un periodo di scarsa fortuna a fine secolo, il suo stile e i suoi brani furono di ispirazione ai gruppi dell’underground del Sud Italia che fondevano world music, ritmi giamaicani rallentati e tradizione popolare. Nel 1995 vinse il Premio Tenco insieme agli Almamegretta, fra i portabandiera della musica indipendente italiana, con la tamurriata “Sanacore”. L’anno dopo Nino D’Angelo le produsse l’album “Preta ‘e mare”. E proprio con D’Angelo ebbe uno dei suoi ultimi bagliori di fronte al grande pubblico, l’esibizione in piazza Plebiscito a Napoli nel Capodanno 2003 con “A cartuina ‘è Napule”.

In tanti hanno voluto ricordare Giulietta Sacco sui social. Fra loro proprio Nino D’Angelo che sul suo profilo Facebook ufficiale ha pubblicato una foto che li ritrae in coppia con questo messaggio: “Napoli piange e piangono tutti quelli che amano la canzone Napoletana… Giulietta Sacco, la sua piu’grande interprete ci ha lasciato… Buon viaggio amica mia e r.i.p”. A commemorarla anche Pino Mauro, monumento della canzone classica napoletana. “Giulietta Sacco ci lascia per sempre. Nel 1973 Cantò con me in ‘Ammore e gelusia’ – Rai – un brano straordinario, ‘L’urdema nonna nonna’ di Libero Bovio. Voce e tecnica che ti faceva amare Napoli… Addo’ stanno cchiu’! Buon viaggio Giulie’!“, ha scritto Mauro.

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