Aversa – Tributi comunali e pignoramenti, Golia: “Rateizzare è possibile”. D’Angelo: “Siamo al ridicolo”

di Jacopo Grassia

Aversa (Caserta) – Articolo 53: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”. Compie un richiamo alla Costituzione il sindaco di Aversa, Alfonso Golia, per ricordare che “La nostra carta costituzionale ci indica che tutti sono tenuti a contribuire alle spese della propria comunità, e da donne ed uomini delle istituzioni faremo la nostra parte, senza girarci dall’altra parte per far sì che tutti paghino, soprattutto chi negli anni ha immaginato di poter evadere i tributi e restare impunito a danno dei tanti cittadini che contribuiscono regolarmente facendo anche tanti sacrifici”. – continua sotto –

Tutto un preambolo per fare un appello etico agli aversani a pagare le tasse. Golia, infatti, continua: “Pagare i tributi è un dovere far sì che tutti paghino è un atto di buona amministrazione. Migliorare i servizi, aggiustare le strade, assumere nuovo personale, migliorare le strutture scolastiche etc. etc. è possibile solo se tutti i cittadini fanno la propria parte”. E allora? “Per noi – riprende il primo cittadino – era impensabile che in città ci fosse gente che non ha mai pagato le tasse. Abbiamo avviato un percorso di rigore e di equità sociale: pagare tutti per pagare meno!”.

Dopo questa lunga premessa, Golia fa capire dove voleva arrivare direttamente: “Va chiarito che il pignoramento è l’ultimo atto della riscossione coattiva. Se pur invasivo, la normativa prevede per chi proprio non vuole pagare il pignoramento, cioè dopo una serie di azioni, il pignoramento è l’ultima azione volta a far sì che quanto non pagato nei tempi e nei modi previsti dalla legge venga versato”. Il sindaco spiega anche che “in questi mesi sono partiti i pignoramenti per la Rari e l’Imu 2015. Sono trascorsi 7 anni. È giusto anche dire che sui grandi numeri ci possono essere degli errori, solo chi non fa non sbaglia. D’altronde anche i nostri collaboratori comunali sono uomini e gli errori sono possibili, l’importante è accorgersene e rimediare tempestivamente, chiedendo anche scusa. Cosa che faccio io ora, dove ci sono stati degli errori”.

Poi, rivolto agli aversani, una rivelazione che, in sostanza, tale non è: “Rateizzare è possibile. Chi può farlo? Chi ha ricevuto l’accertamento può farlo, non aspettate il pignoramento! La normativa consente il rateizzo in base al debito, so bene che può capitare anche un momento difficile, ed una cartella può saltare, per questo anche mi preme promuovere la possibilità di rateizzare un debito prima che scatti il pignoramento. Noi vogliamo solo equità e offrire i servizi alla comunità, non vessare o danneggiare le persone. Basta verificare presso l’ufficio tributi, previo appuntamento, la propria posizione per riconfigurare il piano di pagamento dei tributi arretrati”. – continua sotto –

D’Angelo: “Siamo al ridicolo” – “Il sindaco, – afferma dall’opposizione Eugenia D’Angelo – citando la Costituzione, ritiene che la Sogert sta rispettando questo principio quando rifiuta la rateizzazione delle somme pignorate anche a pensionati, famiglie monoreddito, disoccupati, eccetera?”. Infatti, il problema reale è la rateazione in costanza di pignoramento. In questo senso c’è la mozione di Alfonso Oliva di Fratelli d’Italia con la quale si chiede di poter rateizzare in costanza di pignoramento per poi pagare la prima rata e vedersi liberare le somme oggetto di pignoramento.

“Il sindaco – continua D’Angelo – è certo che prima sono stati notificati gli avvisi di pagamento? È certo che prima sia stata notificata dalla Sogert l’ingiunzione di pagamento e il preavviso di pignoramento? La dirigente facente funzioni all’area finanziaria ha propedeuticamente certificato che tali tributi non sono prescritti, dichiarando che essi sono liquidi, certi ed esigibili? Sulla base di quali certificazioni la Sogert ha avviato le procedure di pignoramento?”. “Vorrei che il sindaco – prosegue la consigliera – spiegasse a me e ai cittadini aversani cosa c’entrano gli impiegati e i collaboratori comunali con i metodi e i protocolli della Sogert? Che c’entrano i dipendenti comunali con l’incasso illegittimo e illegale delle somme pignorate su conti intestati alla Sogert e non al Comune di Aversa? Forse la Sogert è diventato un impiegato comunale?”.

Anche per questo particolare del conto intestato all’agente della riscossione si deve evidenziare un esposto di Oliva all’Anac, alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. D’Angelo ha da dire anche per quanto riguarda l’Ufficio Tributi: “Il sindaco dimentica, o finge di non sapere, che all’Ufficio Tributi lavorano solo 2/3 impiegati, letteralmente oberati di lavoro. Quando nel lontano 2020 gli ponemmo il problema della necessità di adottare un piano assunzionale fortemente orientato all’assunzione di figure C e D e di posticipare l’assunzione di dirigenti, o di facenti funzione, visti i pochi soldi a disposizione, ci fu risposto picche perché a suo avviso era necessario assumere dirigenti. Ma non è che il sindaco e qualche suo/a accolito/a dopo aver esternalizzato la riscossione coattiva dei tributi alla Sogert sta accarezzando la brillante idea di esternalizzare l’intero ciclo della riscossione tributi, affidando alla stessa Sogert, o a qualche consorella, anche la lavorazione e la riscossione dei tributi non coattiva? Chissà”. – continua sotto –

Amara la conclusione: “In ogni caso, siamo al ridicolo. Invece di assumere una posizione chiara sulle denunciate illegittimità della Sogert, si alimenta confusione nei cittadini, si sovrappone il delicato compito degli impiegati comunali con gli adempimenti contrattuali di una società esterna qual è la Sogert, mancando ancora una volta alle incombenze del suo ruolo istituzionale: la tutela dei cittadini e della città”.

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