Ucraina-Russia, negoziatore Mosca: “Trovate basi per trattative”. Putin a Macron: “Kiev diventi neutrale”

di Redazione

“Abbiamo trovato alcuni punti su cui è possibile trovare un terreno comune”. Lo ha detto il negoziatore russo Vladimir Medinsky al termine dei colloqui di oggi con Kiev al confine bielorusso, citato da Interfax. “I negoziati tra Russia e Ucraina proseguiranno nei prossimi giorni al confine tra Polonia e Bielorussia”. Lo fa sapere il Cremlino, citato dalla Tass. – continua sotto – 

Putin a Macron: “Riconoscimento Crimea e neutralità Ucraina” – Vladimir Putin ha detto in una telefonata al presidente francese Emmanuel Macron di chiedere il riconoscimento internazionale della Crimea come territorio russo tra le condizioni per porre fine al conflitto in Ucraina. Lo riferisce il Cremlino. Un accordo con l’Ucraina sarà possibile solo dopo la “smilitarizzazione e de-nazificazione di Kiev, quando avrà assunto uno status neutrale”. Putin, inoltre, come rende noto una fonte dell’Eliseo, si è impegnato a “sospendere tutti gli attacchi contro i civili e le abitazioni”. Nella telefonata, il presidente russo ha dato “il suo accordo a restare in contatto nei prossimi giorni per prevenire l’aggravamento della situazione”, come proposto da Macron.

Esperto: “Swift è prossimo obiettivo cyber Russia” – “Quando Anonymous scende in campo con operazioni cyber di forte effetto, dietro c’è uno Stato. In questo caso verosimilmente l’occidente, soprattutto gli Stati Uniti. Mentre la ‘maschera’ che potrebbe agire per la Russia è il gruppo di cybercriminali Conti, e il prossimo obiettivo potrebbe essere il sistema di pagamenti Swift”. E’ il parere all’Ansa di Stefano Mele, avvocato e Partner presso Gianni&Origoni, ove è il Responsabile del Dipartimento Cybersecurity Law, è anche il Presidente della Commissione Sicurezza Cibernetica del Comitato Atlantico Italiano. “In questo momento – spiega – Putin sta attento a non eccedere in attacchi informatici, perchè l’attacco a infrastrutture ucraine potrebbe interessare a cascata altri paesi europei o del blocco Nato. Un’azione del genere farebbe scattare l’articolo 5 dell’Alleanza atlantica per cui i paesi possono reagire anche nel cyberspazio. Per questo il presidente russo al momento si sta concentrando più sull’azione militare o agitando l’arma nucleare. Sono più d’impatto”.

In questo momento le azioni cyber sono “a bassa intensità” e si muovono “due maschere”: Anonymous e il gruppo Conti. “Nelle azioni ad orologeria di questi giorni del gruppo di attivisti – osserva l’esperto – si nasconde il blocco occidentale, in modo particolare gli Stati Uniti. Sono attacchi non improvvisi, ma preparati tempo prima, infettando i sistemi con malware dormienti che poi si attivano al momento giusto”. Dalla parte della Russia, invece, è sceso in campo il gruppo Conti “per dare possibilità al governo di fare strategia di contrasto senza esporsi”. “Per ora ha fatto molto poco, ‘fog war’, sono cybercriminali puri che agiscono a scopo di lucro, qualche mese fa hanno messo ko il sistema sanitario irlandese con un ransomware. Il primo bersaglio di un loro attacco potrebbe essere il sistema dei pagamenti Swift”, oggetto di sanzioni da Usa e Unione europea, “cercando di renderle indisponibili su larga scala. Se vedremo questi attacchi nel breve periodo vuol dire che erano già pronti a farlo”. – continua sotto – 

Assemblea Onu inizia con un minuto di silenzio – E’ iniziata la riunione speciale di emergenza dell’Assemblea Generale Onu sull’invasione russa dell’Ucraina. Il presidente dell’Assemblea ha chiesto un momento di silenzio e preghiera o meditazione prima dell’inizio degli interventi. Al termine della maratona di discorsi l’Assemblea dovrebbe votare una risoluzione contro l’aggressione di Mosca dell’Ucraina, che potrebbe slittare anche a domani.

Unhcr, oltre 500mila i rifugiati fuggiti dal Paese – Più di 500mila sono i rifugiati fuggiti dall’Ucraina nei paesi vicini. Lo comunica via twitter l’Unhcr, l’Agenzia Onu per i rifugiati. Intanto si mette a punto nella capitale il modello di accoglienza dei rifugiati ucraini in fuga dalla guerra. Secondo quanto si apprende tra le ipotesi si potrebbe replicare anche il modello di accoglienza diffuso che si adottò durante altre crisi umanitarie destinando una quota di profughi anche a famiglie che ne faranno richiesta. Inoltre sarà attivata la rete delle associazioni e si verificherà la disponibilità delle strutture ricettive. Una prima ricognizione verrà fatta nel pomeriggio in Prefettura nel Consiglio territoriale per l’immigrazione.

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