Torre del Greco, bimbo morto annegato: madre fermata per omicidio, pensava avesse ritardo mentale

di Redazione

Fermata con l’accusa di omicidio la donna di 40 anni che nella tarda serata del 2 gennaio, intorno alle 22.30, sul lungomare di Torre del Greco, in provincia di Napoli, avrebbe tentato il suicidio lanciandosi in acqua con in braccio il figlio di due anni. Nel corso dell’interrogatorio avrebbe detto che aveva il timore che il figlio fosse affetto da un ritardo mentale, “nonostante – sottolineano gli investigatori – non vi fossero documentazioni sanitarie che lo attestassero”. La tesi del tentato suicidio è, comunque, ancora da confermare. – continua sotto –  

L’episodio si è verificato in via Calastro, nella zona della Scala, a ridosso dell’area portuale della città vesuviana. Sarebbe stato un uomo il primo a provare a prestare soccorso al bambino. Come raccontano due amici minorenni che, poco dopo, si sono gettati in acqua per prestare soccorso all’uomo, in evidente difficoltà, e al piccolo.

“Abbiamo udito le grida di aiuto provenire dalla zona e quando ci siamo avvicinati abbiamo notato una donna sull’estremità della scogliera e un uomo in mare. Abbiamo poi pensato potesse essere il padre del piccolo, anche se non lo sappiamo – raccontano – Visto che era in difficoltà, abbiamo deciso di entrare in acqua dalla parte dove sapevamo c’era piede fino a raggiungere la zona dove si trovava il bimbo. Ma già nel portarlo a riva abbiamo capito che la situazione era disperata”. I ragazzi avrebbero poi dato una mano alla donna: “Quando siamo tornati verso la scogliera, la signora era in evidente stato di choc e farfugliava qualcosa, dicendo di essere stata rapinata da una persona straniera. Arrivati a riva, c’era chi stava provando a rianimare il piccolo attraverso un massaggio cardiaco, una pratica risultata purtroppo inutile”.

A dare l’allarme, in serata, è stato il marito della donna che ha segnalato alle forze dell’ordine l’allontanamento da casa intorno alle ore 21. La coppia, oltre al bambino deceduto, avrebbe un’altra figlia di sette anni. La salma del piccolo è stata posta sotto sequestro e ora è a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa di conoscere gli esiti delle indagini. La donna, intanto, è stata condotta in carcere. IN ALTO IL VIDEO

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