Aversa, Palazzo Orineti nell’abbandono: crolla parte del tetto, a rischio preziosi affreschi

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – S.O.S. Cultura. A lanciarlo è Paolo di Grazia che dalla sua pagina Facebook segnala l’ennesima incongruenza dell’attività amministrativa della giunta, in particolare nel settore della cultura, dove l’assessorato al ramo sembra assente nella protezione di beni che potrebbero essere fonte di attrazione turistica in una città che si definisce città d’arte. Il riferimento è a un dipinto che, nel suo post su Facebook, di Grazia dettaglia in maniera precisa e che vi riportiamo integralmente.

“È in pericolo – si legge – il meraviglioso affresco noto come la Fucina di Vulcano sito nel palazzo in via Drengot, angolo con via Riccardo d’Aversa, un tempo appartenuto ai Duchi Orineti. A causa del crollo parziale del tetto rischia di andare perduto o nella migliore delle ipotesi danneggiato seriamente da infiltrazioni d’acqua. L’affresco a dir poco è meraviglioso e, a dire da esperti, è con fattezze, epoca e stile probabilmente dipinto dagli artisti che operavano nel palazzo reale di Caserta. Situato sotto la volte a botte del salone ritrae scene dell’Eneide di Virgilio. Nella figura centrale viene raffigurato il Concilio degli Dei mentre nei quattro lati vi sono scene della vita di Enea, ovvero; la fucina di Vulcano con i ciclopi che forgiano le armi, Venere che porge le armi ad Enea, Enea ferito che viene curato dal medico Lapige ed Enea che uccide Turno”.

“È un affresco prezioso ed unico – spiega di Grazia – che si trova nella nostra città in questo palazzo abbandonato, di proprietà del Comune, che un tempo è stato anche sede dell’istituto Alberghiero. Purtroppo, parte del tetto che si trova in corrispondenza del salone dove sotto si trova l’affresco è crollata e, come si presume, l’acqua piovana può danneggiarlo seriamente. Dalla strada non si riesce a vedere il crollo tuttavia basta un semplice drone giocattolo e lo sfacelo si vede chiaramente in foto”. – continua sotto –

Il post si chiude mostrando foto che rendono visibile la fresco e i particolari descritti da di Grazia. Sicuramente l’intenzione per l’autore del post è quella di sollecitare l’attenzione dell’amministrazione e allora perché non il Comune, proprietario dell’edificio, non interviene prima che si verifichi il crollo completo del tetto della struttura e la conseguente perdita di un affresco di valore artistico molto rilevante? Poniamo la domanda all’assessore al ramo. IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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